Sarà un Festival di Sanremo 2020 che recupererá quello che era stato abbandonato. Se si erano accantonate certe abitudini dei motivi forse c’erano, penserà qualcuno, ma non convincevano Amadeus. E in fondo non solo lui.

Riecco le Nuove Proposte senza contaminazione di vincitori con la categoria Big, che da 24 torneranno a essere 20. E sul palco dell’Ariston rivedremo dopo due anni gli ospiti internazionali che erano stati banditi da Claudio Baglioni.

In fin dei conti in tantissimi hanno storto il naso sul successo di Mahmood ai danni di leggende musicali come Loredana Bertè o poeti più esperti come Cristicchi. Si diventa Big dopo una gavetta. Il numero di canzoni in gara deve essere in linea con la possibilità di godere realmente quella musica: cosa di cui dovrebbe tenere conto anche la durata intera delle serate, almeno per chi ha il vizio di andare a lavorare il giorno dopo. Più complessa la questione ospiti stranieri. Da sempre c’è una diatriba su questi. Pippo Baudo ci abituó a star internazionali, convinto che gli italiani non debbano andare a Sanremo se non in gara. Salvo poi prenderci troppo la mano lui stesso con ospiti che nulla avevano a che fare con la musica, e avere ugualmente degli ospiti italiani nelle ultime edizioni baudiane. Sicché, facendolo il maestro, tutti si sentirono autorizzati a esagerare. E nel 2006 arrivammo fino a vedere Victoria Cabello che si faceva massaggiare i piedi da John Travolta, dopo che l’anno prima Bonolis coccolava Mike Tyson. Il trash prese il potere sul palco più liturgico di sempre. Baglioni invece fa parte dell’altra corrente di pensiero: quella per cui a Sanremo deve essere presentata solo la musica italiana. In effetti è inutile avere star a cui paghiamo profumati viaggi dall’estero per venire a fare due sorrisi, dire ‘Ciao Italia’ e stonare ‘Volare oh oh’ mistificando e ridicolizzando la nostra storia musicale.

Sanremo senza ospiti non sarebbe lo stesso show, e Amadeus infatti ha anticipato il ritorno degli stranieri giustificandosi così: ‘È un atto dovuto nella settantesima edizione’. Noi siamo d’accordo e ci fidiamo di lui, a due condizioni: che, per coerenza, gli ospiti italiani siano solo quelli che hanno a che fare con i 70 anni di storia del Festival (quindi solo nella serata delle cover), e che non si veda nessuno straniero andare a fare la pedicure sul palco. Sappiamo già che sarà un’impresa ma in un Festival che ricicla quel che era stato abbandonato, questa sarebbe la più grande novità degli ultimi 30 anni. Forza Amadeus, ce la puoi fare!

Massimiliano Beneggi