È uscita Un’estate italiana la cover dello storico brano di Gianna Nannini e Edoardo Bennato, meglio noto come Notti magiche. Gli Statuto sono noti per il loro modo poliedrico di fare musica, ma questa volta si sono davvero superati.
Alla vigilia dell’esordio europeo della Nazionale di calcio contro l’Albania, riecco dunque la canzone che aveva fatto sognare l’Italia ai Mondiali 1990. Un brano che non è mai stato superato in popolarità da nessun altro scritto appositamente per la Nazionale negli anni successivi. Persino le vittorie ai Mondiali 2006 e Europei 2021 le abbiamo festeggiate intonando Notti magiche: ci sarà un motivo se la bella melodia persiste e non viene cancellata.

Ecco, gli Statuto l’hanno rilanciata a modo loro. Con un arrangiamento folk esaltante, Notti magiche torna a vivere anche per le generazioni più giovani. Certo, per una canzone così storica e moderna (musiche di Moroder) poteva non essere necessaria una cover, tuttavia quando questa è ben fatta diventa sorprendentemente bello ascoltarla anche in una nuova versione.
In realtà quelle notti del 1990 completamente magiche non furono, visto che una sconfitta ai rigori contro l’Argentina ci impedì di giocare la finale contro la Germania (poi campione). Nonostante ciò, quel Mondiale di calcio rimane nell’immaginario collettivo uno dei più belli per la Nazionale azzurra, e non solo per un terzo posto comunque conquistato. La manifestazione calcistica più importante si teneva in Italia, con la mascotte “Ciao” raffigurata da un omino tricolore stilizzato che aveva la testa come quella di un pallone a spicchi. Molti la criticarono all’epoca, ritenendola poco empatica. Eppure per tutti noi rappresenta ancora oggi un motivo di orgoglio e serenità, in un’estate che ci fece sentire più italiani del solito. Tutto il Bel Paese viveva l’atmosfera di festa con gli occhi pieni di speranza per i gol di Schillaci e Vialli.
A cantarlo erano Edoardo Bennato e Gianna Nannini, autori delle parole insieme a Tom Whitlock. La musica imponente, con tanto di chitarra elettrica a supporto di un’introduzione solista, la compose un certo Giorgio Moroder, già premio Oscar con le colonne sonore di Fuga di mezzanotte, Flashdance e Take my breath away.
I due autori e interpreti, in realtà, incisero la canzone, prodotta da Sugarmusic, in sessioni di registrazioni separate. Il rapporto tra Bennato e Nannini, come racconta Dario Salvatori nel suo Dizionario della canzone, non era dei migliori. Poco prima dell’inaugurazione, Diego Armando Maradona cercò di consolare la Gianna nazionale, in preda a una crisi di pianto che descriveva un clima piuttosto teso. Il disco uscì diversi mesi prima dell’inizio dei Mondiali.
Uscito in 45 giri, si insediò subito nella top ten dell’hit parade, tenendo testa a marzo persino a quel Festival di Sanremo che aveva lanciato, tra le altre, anche Disperato, Uomini soli, Gli amori. Fatto sta che rimase il disco più venduto dell’anno, l’ultimo di successo prima dell’eclissi del vinile in Italia.
Una canzone che, con grande stile internazionale, raccontava la passione per uno sport che iniziava sin da bambini fino al desiderio realizzato di diventare calciatori. Anche solo metaforicamente. Quei ragazzi che escono dagli spogliatoi, in effetti, siamo ancora noi stessi, se abbiamo voglia di giocare e guardare il calcio con lo sguardo sognante che usavamo nell’infanzia.
La voglia di vincere, di vivere un’estate italiana piena di emozioni; di essere protagonisti di notti magiche. Ecco, da 32 anni in Italia non smettiamo di pensare a questo leggendario ritornello quando vogliamo volare con l’immaginazione attraverso la musica. Tanto che, quando nel 2021 l’Italia torna a vincere l’Europeo di calcio dopo oltre 50 anni, nelle strade della penisola risuona nuovamente la canzone di Moroder.
C’è di più: nel 2006, anno della vittoria mondiale con la guida di Marcello Lippi sulla panchina azzurra, persino l’organizzazione tedesca si confonde.
Al momento della premiazione, le casse dello stadio fanno risuonare Un’estate italiana. Successo internazionale indimenticabile, simbolo e orgoglio di un Paese prima ancora che di un Mondiale. Vero tormentone che racconta, con intensa melodia da cui lasciarsi trascinare, quanto sia importante il calcio da noi.
Ecco qui sotto il testo di Un’estate italiana.
Forse non sarà una canzone
A cambiare le regole del gioco
Ma voglio viverla così quest’avventura
Senza frontiere e con il cuore in gola
E il mondo in una giostra di colori
E il vento accarezza le bandiere
Arriva un brivido e ti trascina via
E scioglie in un abbraccio la follia
Notti magiche
Inseguendo un goal
Sotto il cielo
Di un’estate italiana
E negli occhi tuoi
Voglia di vincere
Un’estate
Un’avventura in più
Quel sogno che comincia da bambino
E che ti porta sempre più lontano
Non è una favola e dagli spogliatoi
Escono i ragazzi e siamo noi
Notti magiche
Inseguendo un goal
Sotto il cielo
Di un’estate italiana
E negli occhi tuoi
Voglia di vincere
Un’estate
Un’avventura in più
Notti magiche
Inseguendo un goal (inseguendo un goal)
Sotto il cielo
Di un’estate italiana
E negli occhi tuoi
Voglia di vincere
Un’estate
Un’avventura in più
Un’avventura
Un’avventura in più
Un’avventura goal!
