È iniziato Tilt- Tieni il tempo, il nuovo programma con Enrico Papi in onda su Italia Uno. Per tutta l’estate, ogni domenica in prima serata, ci sarà questo nuovo appuntamento. La bella notizia è che in autunno non è previsto Enrico Papi nei palinsesti Mediaset.
Tilt – Tieni il tempo è uno dei prodotti più scarsi mai visti su Italia Uno: una brutta copia di Name That Tune, programma in onda su Tv8 da diversi anni e che a sua volta è già una pessima copia di Furore. Per essere onesti, nemmeno quest’ultimo era una trasmissione fenomenale, ma vista la penuria di idee intelligenti negli ultimi vent’anni, è stato fatto della nostalgia per Furore uno dei capisaldi della generazione anni ‘90. Stesso discorso vale per Sarabanda.

È antipatico dirlo così brutalmente, ma quando si ricordava con un sorriso il Mooosecaaaa, grido di battaglia di Enrico Papi a Sarabanda, non era perché lo si volesse sentire riciclato in un nuovo programma. Papi, che avrebbe ancora l’età per fare qualcosa di diverso dal solito, si autocelebra con questa citazione che probabilmente crede essere amatissima dal pubblico. Invece, ripetendola in continuazione a Tilt, diventa solo imbarazzante.
I concorrenti di Tilt non sono un problema, anzi. Rita Pavone, Beppe Vessicchio, Elisabetta Canalis su tutti danno colore e qualità a uno spettacolo dove invece sbagliano tutto gli autori. Compresa quella trovata di fingere che Rita Pavone non sappia riconoscere Vita spericolata di Vasco, dopo aver sentito ripetutamente il ritornello, che peraltro ha in sé proprio le parole del titolo. I quiz musicali non funzionano in prima serata: avevano un senso un tempo, quando non c’era Internet a dare una soluzione immediata al pubblico, che a sua volta non aveva la possibilità di cantare al karaoke tutti i giorni come può fare oggi con YouTube. Un tempo si aspettavano questi giochi per cantare con i concorrenti, oggi diventano una scocciatura, perché tanto la gente a casa non viene coinvolta.
Il programma appare confuso, la solita dinamica che diverte solo i concorrenti (che si parlano nelle orecchie) e per nulla il pubblico a casa (stile Boomerissima, arrivato drammaticamente in prima serata il sabato su Raiuno nelle repliche estive). Tanto chiasso, agevolato da Papi che più che urlare esagitato non riesce a fare. A pensarci bene, Papi è stato l’inizio della fine: sembrava una promessa della tv, ma è stata l’ultima. Dopo di lui abbiamo dovuto rivedere, anni dopo, Cattelan tentare lo stesso successo, con il medesimo modo confuso di fare tv. Peccato però, Papi all’epoca aveva le carte in regola per fare cose pregevoli. Più di Tilt.
Esperimento estivo bocciato. Visto il sottotitolo del programma, che riprende un successo degli 883, era lecito aspettarsi di più. Anche per la storia di quel brano.
Massimiliano Beneggi
