E’ uscita oggi Parapendio, la nuova canzone interpretata da Cristina Scuccia, autrice del brano insieme ad Alessio Marullo e Iacopo Falsetti.

Parapendio è un bel pop che mette in evidenza le doti di Cristina Scuccia, con , vocalizzi e acuti impressionanti. Il testo ha un significato autobiografico.

Foto di Davide Bernardelli

La cantante, infatti, sottolinea l’importanza di lasciarsi andare e vivere con coraggio le proprie scelte: in questo modo sarà tutto più facile, anche ritrovarsi in mezzo a tanta gente pronta sempre a giudicare senza conoscere le situazioni. Una volta fatto proprio il coraggio, ecco che si può ricominciare da zero la propria esistenza, mettendosi alle spalle il passato. Ci si tuffa come da un parapendio, portandosi dietro solo qualche inevitabile livido per la potenza del colpo.

Una bella metafora, a cui la Scuccia aggiunge un’immagine significativa: quello che teme non è il cambiamento, ma di ritrovarsi sola, come una persona che parcheggia in Autogrill. Si sa, però, che negli Autogrill ci si ferma per fare una sosta e ripartire nel proprio viaggio. E’ proprio quello che decide di fare Cristina Scuccia che, dopo Se avessi, ci regala un’altra perla autobiografica ricca di significato e positività, valida per tutti. Perché tutti possiamo ricominciare da capo e riprendere a volare. Bello dunque che, per una volta, ci sia una cantante pronta a interpretare brani senza sofferenza, ma ricchi solo di speranza. Voto 7. Sanremo potrebbe essere nel mirino della cantante? Speriamo.

Massimiliano Beneggi

Ecco qui sotto video visual (il videoclip, girato al mare, arriverà tra qualche giorno) e testo completo di Parapendio

Come ricominciare da zero spostarmi di città in città/ credo, uno zaino pieno di stelle/ ed un bagaglio che fa avanti indietro/ e chiudo la porta alle mie spalle/ verso la casa al mare/ col peso di ogni scelta ho i brividi/ con i capelli al vento e le emozioni sparse/ non c’è distacco senza lividi

Non so se piangere o volare/ ma vorrei andarmene o restare/ maledetta nostalgia che male che mi fai/ mi butto giù parapendio e mi regalo una seconda vita/ aperta al fianco al mio destino e lo disegno a matita / è un ** dolceamaro è un film senza finale

Non è troppo tardi neanche a 30 anni/ per stringere tra i pugni sogni e spine tra le mani/ mi sento già più forte in mezzo alla gente/ che giudica fermandosi soltanto alle apparenze/ non ho vestiti armadi, neanche più le chiavi/ in tasca solo rischi impavidi/ non temo il cambiamento ma di morire dentro/ di parcheggiare sola in Autogril

Non so se piangere o volare/ ma vorrei andarmene o restare/ maledetta nostalgia che male che mi fai/ mi butto giù parapendio e mi regalo una seconda vita/ aperta al fianco al mio destino e lo disegno a matita / è un ** dolceamaro è un film senza finale

Come come sarò e da dove comincerò e non so se farò qualcosa in mare/ e come come vivrò e poi chissà se troverò una strada per ricominciare

e mi regalo una seconda vita/ aperta al fianco al mio destino e lo disegno a matita / è un ** dolceamaro è un film senza finale

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