Esce in edizione vinile Mina Celentano, l’album che nel 1998 sorprese tutti con nuove hit e rilanciando, di fatto, l’immagine dei due (specie del Molleggiato, reduce da qualche insuccesso discografico, compreso Arrivano gli uomini, che meritava certamente una storia molto più importante).

Bene, Mina Celentano torna in vendita per la prima volta in vinile. Al prezzo di 33 euro dal 13 dicembre arriva quindi l’album di Acqua e sale, Brivido felino, Che t’aggia dì. I fan, però, non sono contenti. E ci mancherebbe altro. Sui social imperiano quasi solo commenti negativi.

Il 2024 era cominciato con Celentano aveva garantito il suo ritorno alla tv grazie a un nuovo progetto, destinato alla Rai. Sembrava a quel punto che nei festeggiamenti dei 70 anni del servizio pubblico dovesse esserci spazio anche per l’Adriano nazionale. Invece ecco che a novembre, dopo che per tutto l’anno si è parlato di Celentano solo per le amicizie perse nel corso del tempo, arriva la notizia dell’ennesima riedizione di un vecchio progetto di successo.

Non è obbligatorio per miti come Mina e Celentano tornare sulle scene: in fondo anche chi li desidererebbe proporre delle novità, sa bene che nulla raggiungerà mai più gli immensi successi del passato. Tuttavia, la riproposizione di album già editi più volte appare quasi una presa in giro ai fan.

Ricordiamolo, Mina Celentano non è un LP qualunque: in poco tempo vendette più di un milione di copie, rimanendo tra i più venduti di sempre in Italia. Perché allora non riproporre magari una sola canzone di quel progetto, con un nuovo remix che possa convincere anche i più giovani a conoscere due miti assoluti? Quando non si ha più nulla di nuovo da dire, è meglio non diventare ripetitivi: si stancano i fan, non se ne guadagnano di nuovi.

Massimiliano Beneggi

VUOI LA TUA PUBBLICITA’ SU TEATROEMUSICANEWS?

Scrivici a teatroemusicanews@gmail.com e specifica nell’oggetto PUBBLICITA’ TMN