E’ uscita Il morso di Tyson, la nuova canzone di Brunori Sas.
Non è casuale la data di uscita, naturalmente. Stanotte, infatti, Mike Tyson tornerà sul ring contro Jake Paul. Nonostante le moltissime vittorie del pugile americano, la sua carriera rimarrà sempre segnata da un episodio tanto brutto quanto indelebile dalla memoria di tutti: il doppio morso all’orecchio dello sfidante Holyfield nel giugno 1997. Quando l’incontro sembrava volgere ormai tutto contro Mike Tyson, ecco che provò l’ultimo disperato gesto, preso dalla frustrazione di una sconfitta ormai alle porte: morse l’orecchio di Holyfield (rimediando ovviamente una squalifica).

Ecco, è proprio a quel gesto che fa riferimento Brunori Sas in questa canzone, in cui racconta di un amore finito e ormai impossibile da recuperare. Per fortuna, dice lui, non ci si è mai fatti male durante la storia, sapendo lasciarsi nel momento giusto e vivendo fino all’ultimo momento l’amore. Sarebbe bello tornare indietro ma rappresenterebbe un gesto estremo, come il morso di Tyson per l’appunto.
C’è la solita poetica malinconia, che Brunori Sas ama mettere nelle sue canzoni, in questo nuovo singolo, unita a un ritmo pop incalzante e con un arrangiamento pieno di strumentazioni. Ritornello retrò, strofe che ricordano la musica sperimentale di Battisti con Panella. Melodia difficile e non immediata, ma l’idea c’è. Voto 6.
Massimiliano Beneggi
Ecco qui sotto video e testo di Il morso di Tyson.
Scende una pioggia leggera sui cassonetti di Tiburtina
E c’è qualcosa nell’aria che sa di primavera
Due ragazze su una panchina, illuminate da una sirena
Si danno un bacio che sembra l’ultimo, l’ultimo colpo di scena
E mentre il trucco se ne va su fazzoletti e occhiali neri
Mi sembra di vedere noi, mi sembra ancora ieri
Che eri pazza di me, che ero pazzo di te
Meno male che ci siamo voluti bene
Quando tutto era possibile
Persino credere all’amore
Al grande amore
Scende una pioggia leggera su pizza e kebab
E c’è un gabbiano che guarda e annuncia la bufera
Ora una cammina di fretta, l’altra si accende una sigaretta
“Maledetta quella sera”, dice, “Maledetta quella festa”
Che mentre si scioglieva l’alcol dentro l’acqua tonica
Io t’ho guardato, tu m’hai guardato con la tua faccia solita
“Bevi, bevi”, “Bevi bevi”
Meno male che ancora ci vogliamo bene
Ora che sembra impossibile
Persino credere all’amore
Meno male che indietro non si può tornare
Anche se sarebbe splendido
Tornare a farsi male così
In un ultimo gesto disperato
Il morso di Tyson
E meno male che il tempo non si può fermare
Proprio adesso che si guardano
E mi guardano
In un attimo senza fine
Per un attimo senza fine
Eh-eh, eh-eh-eh-eh-eh-eh
In un attimo senza fine
Eh-eh, eh-eh-eh-eh-eh-eh
In un attimo senza fine
In quest’attimo senza fine