È uscita Come il pane, la nuova canzone di Gazzelle.
Il cantautore torna con la sua verve poetica e sognatrice in un brano malinconico e pieno di consapevolezza. Ad accompagnare il testo, i ritmi indie cari a Gazzelle, interpretati con intensità da una voce quasi rotta dall’emozione.

Come il pane racconta di errori che si commettono a ripetizione nella vita e che verrebbero rifatti anche con una seconda chance. Per questo dobbiamo accettare la nostra fallibilità e concentrarci su sensazioni che potrebbero rivelarci qualcosa in più per stare meglio.
Spesso facciamo come il protagonista della canzone, che finge vada tutto bene anche quando le cose vanno male e che non si accorge del malessere di chi gli sta vicino. Non solo: non siamo consapevoli dei nostri stessi sogni, pronti a svenderli per poco a chi non li saprà mai davvero comprendere.
Il pane del titolo è una metafora per indicare la bontà di certi sentimenti che non andrebbero mai sprecati.
È sempre piacevole ascoltare le melodie di Gazzelle e interessante leggerne i testi, ora però sarebbe più curioso sentirlo cantare brani ispirati anche da emozioni diverse e magari cambiare anche qualche nota ai ritornelli, che iniziano ad apparire troppo uguali l’uno all’altro. Voto 6
Massimiliano Beneggi
Ecco video e testo di Come il pane.
Ogni tanto guardo il cielo
Ogni tanto sembra lui che guarda me
E mi nascondo nella metro
Mi nascondo sotto l’albero più grande che ci sia
Ogni tanto guardo te
Che hai due occhi come il mare
Troppo pieni da svuotare
Ma adesso
Ma adesso non c’è niente che cambierei
Ed ogni sbaglio lo rifarei
Ed ogni notte io dormirei
Accanto ai tuoi occhi lucidi
Ma poi di nuovo non capirei
E tu diresti che è tutto okay
E io farei ancora finta di stare bene comunque
Comunque
Ogni tanto guardo il mondo
Quanti artisti pronti a vendersi per poco cash
Non capisco fino in fondo
Quanto valgono i miei sogni e quanto in generalе valgo io
Ogni tanto guardo te
Che hai due occhi comе il pane
Troppo buoni da sprecare
Ma adesso
Ma adesso non c’è niente che cambierei
Ed ogni sbaglio lo rifarei
Ed ogni notte io dormirei
Accanto ai tuoi occhi lucidi
Ma poi di nuovo non capirei
E tu diresti che è tutto okay
E io farei ancora finta di stare bene comunque
Comunque
Pa-ra-pa-pa-pa-ra-pa-ra
Pa-ra-pa-pa-pa-ra-pa-ra-pa-pa-pa-ra
Ma adesso non c’è niente che cambierei
Ed ogni sbaglio lo rifarei
Ed ogni notte io dormirei
Accanto ai tuoi occhi lucidi
Ma poi di nuovo non capirei
E tu diresti che è tutto okay
E io farei ancora finta di stare bene comunque
Comunque
Comunque, comunque, comunque