Francesca Michielin, tornata in gara a Sanremo 2025 con Fango in Paradiso, si presenta così in conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti.
Essere qua per me è molto importante perché arrivo da un anno difficile fisicamente, quindi sentire il mio corpo vivo ieri sera, cantando con tutte le mie viscere, è un grande dono. Torno con una canzone d’amore insolita, soprattutto per le figure scelte. Questo “fango in Paradiso” rappresenta la perfezione nell’imperfezione. Ogni tanto non mi godo il momento perché sto troppo attenta al dettaglio, questa volta invece voglio proprio seminare in giro questo fango in Paradiso. Se la vita fosse perfetta non sarebbe vita.

Tra dieci giorni entro nel mondo degli adulti compiendo 30 anni: festeggerò con la mia prima Arena di Verona. Sarà un grande evento con persone che mi hanno accompagnata in questa carriera finora.

Due volte seconda nei precedenti Festival, quindi il coronamento del mio sogno sarebbe arrivare nuovamente seconda. So però di non essere più una giovane promessa, quindi sono qui per regalarmi questo momento. Non sono qui per la classifica, ma per fare un bel Festival. Non dobbiamo prenderci troppo sul serio. Non stiamo salvando vite umane, stiamo facendo musica: sono figlia di un artigiano e mio padre mi ha sempre insegnato che la bellezza è un talento da perseguire, bisogna seminare cose belle per se stessi e anche per gli altri. In questi anni mi sono resa conto di quanto la vita sia un dono incredibile. Credo bisogni sempre tenere con noi lo spirito bambino.
Ecco il testo di Fango in Paradiso.
Dopo centomila lacrime
Le grondaie cadono
Non so se vorrei rifarlo da capo
Quasi speravo tu mi avessi tradito
Ti avrei scritto tutto in un messaggio
Ma non sapevo se ero in grado
Mi hai fatta piangere fuori dallo stadio
Ma avrei voluto fosse tutt’altro
E va bene
E va bene
E va bene così
Non mi aspetto niente di sensato
Come quei cartelli gialli per terra con su scritto
“Attenzione! Il pavimento è bagnato”
Come se
Cambiasse ancora qualcosa così
Ci vorrebbe un’altra vita in un film
E quanto amore sprecherò
Quanti vetri rotti
Che sono plastica
Per i tuoi stupidi occhi
Se non piangi mai
Programmare un addio chiusi in macchina
Era tutta teoria ma non pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di volersi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà con chi farai un figlio
Se poi cambierai indirizzo
Se c’è fango in paradiso
Quante volte mi avrai fatto il cinema
Dentro a quel supermercato
Non so se l’avevi considerato
Che uno dei due sarebbe stato da schifo
Ma va bene
Va bene
Più o meno così
Non mi aspetto niente di sensato
Da chi l’edera la compra già finta
e poi in estate la tiene su un balcone in un vaso
Come se
Cambiasse ancora qualcosa così
Ci vorrebbe un’altra vita
E quanto amore sprecherò
Quanti vetri rotti
Che sono plastica
Per i tuoi stupidi occhi
Se non piangi mai
Programmare un addio chiusi in macchina
Era tutta teoria ma non pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di volersi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà con chi farai un figlio
Se poi cambierai indirizzo
Se c’è fango in paradiso
Ma non lo so
Programmare un addio chiusi in macchina
Quasi zero poesia, solo pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di amarsi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà se ti vedrò in giro
Se avrai perso, se avrò vinto
Se c’è fango in Paradiso