Olly, favorito della vigilia, alla fine ha davvero vinto il Festival di Sanremo 2025. Eppure in molti stanno parlando della sconfitta di Giorgia più che del successo del cantautore genovese.
In effetti anche i bookmakers erano convinti che Giorgia si sarebbe classificata tra il primo e il secondo posto: di certo è stata una sorpresa per tutti la sesta posizione annunciata da Carlo Conti nella finale di sabato sera. La medesima posizione che Giorgia aveva già raggiunto due anni fa, quando a detta di tutti aveva un brano meno convincente.

Non potendosela prendere con le persone che hanno inviato il televoto, nei salotti televisivi in questi giorni c’è un accanimento contro i giornalisti presenti. La realtà è che Giorgia, sia nella prima serata che nella finale, è sempre stata indicata come prima scelta dal voto della sala stampa. Ad annientarla è stata proprio il televoto.
Nella seconda serata (votava il pubblico insieme alle radio), Giorgia era risultata nella top five, ma soprattutto grazie alle radio, per cui era sempre prima: era solo quinta secondo il televoto. In quella serata cantavano solo la metà dei Big. Considerando anche i Big della serata dopo, insomma, Giorgia sarebbe arrivata settima al televoto già dopo le prime esibizioni.
Chiaramente la sala stampa non ha sfruttato a pieno i propri poteri, vale a dire la possibilità di creare maggiore divario tra i propri preferiti e gli altri, dando 9 punti di scarto. Evidentemente la sala stampa si è assestata, nella maggior parte dei casi, su voti equilibrati, che dunque non hanno saputo fare la differenza come era accaduto invece l’anno scorso quando ci fu un plebiscito a favore di Angelina Mango. In questo modo il televoto ha deciso il vincitore del Festival, che se l’è giocata fino all’ultimo con Brunori SAS. Quest’ultimo, infatti, era primo davanti a Olly prima della finale a cinque: il sorpasso è arrivato in extremis. In ogni caso non c’è dubbio sul fatto che il podio metta d’accordo tutti, perché anche i primi tre classificati non erano comunque troppo lontani nelle preferenze di sala stampa e radio.
Resta da capire perché il pubblico si lamenti se a fare fuori Giorgia è stato proprio il televoto. Appare chiaro che il pubblico in sala all’Ariston (mediamente sui 50 anni), non sia lo stesso del televoto, ben più giovane. Ormai i cinquantenni di oggi (e anche ben oltre) non sono più quelli di un tempo, quindi sanno altroché usare i cellulari, ma non hanno la stessa smania di votare e spendere soldi per premiare il proprio beniamino.
Giorgia non gode del favore dei ragazzini, che però forse stavolta sono stati più equi degli adulti. La canzone in gara, La cura per me, non era certo la migliore della sua carriera, ma forse in molti si sono lasciati abbagliare ancora dal talento, inequivocabile. I giovani, invece, hanno preferito L’albero delle noci, dimostrando di essere in grado di riconoscere le novità e di non guardare che alla qualità della musica. Non è una scelta anagrafica che premia solo i più giovani, questa volta il televoto ha premiato i più bravi. E poi ammettiamolo: forse cadere nella trappola di Striscia la notizia parlando male della Meloni, con la presunzione di risultare simpatica, potrebbe non avere giovato davanti a un pubblico che continua a votare la Meloni.
Massimiliano Beneggi