Va in scena dal 19 al 21 marzo, al Teatro Alfieri di Torino, Anche meno.

Max Angioni, non a caso detto “quello dei miracoli”, non si limita a portare in scena un semplice show, ma una vera e propria opera d’arte… Verrebbe da dire: “Anche Meno”! Ed è appunto questo il titolo dello spettacolo in cui il comico non risparmia la suaproverbiale autoironia e torna a divertirsi e a divertire il pubblico italiano usando la comicità come un rito apotropaico, che prende in giro la sua stessa sfiga e che sovverte il punto di vista canonico delle cose con le logiche eccentriche e irresistibili della fantasia. 

 

Scritto da Max Angioni e diretto da Ester Montalto, lo show porta sul palco un poco più che trentenne, figlio unico, che ha costruito un mondo immaginifico attraverso cui filtra i piccoli avvenimenti quotidiani e le grandi domande esistenziali, e reinterpreta in modo surreale tutto quello che gli passa per la testa: dai ricordi delle prime volte, all’incredulità per le grandi conquiste, alle domande più curiose e originali sulla storia e il senso della vita.

 

Max Angioni mantiene il suo sguardo semplice, esilarante suo malgrado: come ogni artista continua a sentirsi precario, e si districa ogni giorno – come tanti – tra il trasloco, le sedute di psicoterapia e l’incertezza del futuro. Però sa farlo con il suo modo, deliziosamente incerto, sferzando con battute brillanti, con il ritmo serrato della Stand Up Comedy e il suo talento da improvvisatore.

 

Max Angioni: “Nello show mi confronterò con le grandi domande dell‘esistenza: che senso ha la vita? Che senso ha la morte? Perchè devo alzare le tendine prima che parta l’aereo? Come giustificare il pianto dopo il sesso?”

“Lo spettacolo è adatto a un pubblico sotto i tredici anni di età, purché siano stati tredici anni difficili e comunque già compromessi da altri traumi”. 

“La durata è di circa novanta minuti, senza intervallo, venite già mangiati, che di solito le cose al bar dei teatri non sono proprio buonissime e uno poi deve organizzarsi e arriva affamato e poi non ride non perché il testo è debole, ma più che altro per la fame. Si richiede di andare in bagno prima dell’inizio dello show… Ci tengo!”

 

Racconta Paolo Ruffini, produttore dello show con la sua Vera Produzione: «Max Angioni è un grande comico puro, una macchina di risate. Ti aggancia subito e ti porta via».  «La prima volta che ho visto questo spettacolo non avevo più fiato, prendevo il respiro quando faceva delle pause, perché ridevo continuamente. É il migliore della sua generazione anche per la sua trasversalità: passa dai social al teatro, alla TV con una disinvoltura straordinaria».

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