È in scena fino al 23 marzo, al Teatro San Babila di Milano, Que serà di Roberta Skerl. Atto unico, durata 70 minuti. Ecco la recensione.

IL CAST
Paolo Triestino, Edy Angelillo, Emanuele Barresi. Regia di Paolo Triestino.
IL TARGET
Dai 15 anni in su
LA TRAMA
Filippo, Giovanni e Ninni sono tre amici che da anni si ritrovano costantemente a cena, dedicandosi una serata tutta per loro. Filippo è uno scapolo appassionato di cultura e cucina brasiliane; Giovanni è sposato da trent’anni e continua a proliferare figli; Ninni è una donna che ha sempre evitato il matrimonio, ora alle prese con la malattia degenerativa della madre. Ciascuno di loro ha le proprie preoccupazioni, che nella serata tra amici possono emergere senza paura di giudizi. Mentre tutto sembra proseguire regolarmente, con alti e bassi risolvibili, ecco che però lo sfogo di Filippo cambia l’umore della serata; rivela infatti di avere un tumore che sembra incurabile. Fa due proposte agli amici, che sono sempre stati disposti a fare tutto l’uno per l’altro. Succederà anche questa volta?
LA MORALE
Il valore dell’amicizia è al centro di questo spettacolo: ci si domanda cosa siamo davvero pronti a fare per gli altri, ma si sottolinea anche la capacità di ascolto, l’importanza di mantenere segreti e quella di non tenersi tutto dentro. Il sorriso di Filippo è l’augurio con cui si possa sempre affrontare la vita.

IL COMMENTO
Commedia a due facce. Nella prima parte si ride molto, anche perché il clima che si crea in quella serata è esattamente quello che si vive nelle cene intime tra amici: battute sulla vita sentimentale, sfottò calcistici, ossessioni che diventano comiche. Quando arriva la rivelazione della malattia, cambia tutto ma non radicalmente: via via si sentono sempre meno risate in sala, si riflette, ci si lascia coinvolgere dall’emozione e dalle domande: “Cosa fare in questi casi?”. Naturalmente tutto con la speranza che il finale non sia drammatico. Que serà è la canzone che Filippo canta emozionato alla chitarra, dedicandola a Ninni, suo unico vero amore segreto di sempre. Ritmi veloci, per un testo molto vero e sincero che mette a confronto diverse reazioni di fronte alla malattia: nessuna è quella “giusta” o “sbagliata”, ma vanno rispettate tutte, con le loro ragioni d’essere.
IL TOP
Tre attori di straordinaria esperienza uniti in una commedia agrodolce. Paolo Triestino, qui anche regista, trasmette l’emozione del suo personaggio senza però farlo essere drammaticamente strappalacrime: anzi, è dinamico, vivace, ironico. Edy Angelillo non cambia mai negli anni: frizzante e giovane, sempre molto vera, facile empatizzare con lei. Emanuele Barresi ricopre il ruolo più comico: è l’amico che sdrammatizza e al tempo stesso cerca di allontanare ogni problema. Alla fine del testo è quello che più sorprende: da osservare anche mentre parlano gli altri due e lui rimane isolato in silenzio.
LA SORPRESA
Può un testo parlare di malattie e fare ridere (non sulla malattia)? La risposta è sì, ma se qualcuno raccontasse di essersi divertito a vedere Que serà, parlando della trama, in pochi sarebbero disposti a crederci. L’unica soluzione per togliersi il dubbio è andare a teatro a vederlo.
Massimiliano Beneggi