È noto principalmente al grande pubblico come autore ma, complici le partecipazioni ad Amici e al Festival di Castrocaro, piano piano tutti stanno scoprendo Rosario Canale (classe 1992) anche come cantante. Romantico, melodico, musicista vero (senza autotune, per parlarci chiaro): sembra di parlare di un cantautore d’altri tempi, invece Canale è più che mai contemporaneo e vivace anche dal punto di vista compositivo. Dopo aver composto per Lele (Ora mai, vincitrice a Sanremo GIovani 2017), Marco Mengoni, Lorenzo Fragola, Anna Tatangelo, Zero Assoluto e tanti altri, eccolo dunque con Baciami forte, brano che affronta il distacco che i social hanno causato nelle relazioni, in particolare di coppia.

 “Io non credo sia di moda dirti che ti amo” apre un testo che mescola romanticismo e realtà quotidiana. L’autore, già multiplatino con artisti di rilievo, riesce a esprimere emozioni profonde con parole semplici e dirette. “Non basterà una sera, voglio sia una vita, quelle cose tipo fare una bambina” è un passaggio che celebra i legami veri e duraturi. Il ritornello, che ripete “Baciami forte, tutta la notte, fino alla morte”, invita al ritorno del contatto fisico. Il sound moderno e avvolgente esalta una voce matura e pop, che si inserisce perfettamente nel panorama musicale attuale. Questo singolo segna l’inizio di un nuovo progetto discografico dell’artista, pubblicato con il suo nome e prodotto interamente da lui sotto lo pseudonimo di CORE.

Per uno che debutta giovanissimo come autore di successo, c’è il rischio di sentirsi già con la “pancia piena”: tu dimostri invece che gli stimoli per fare cose nuove non finiscono mai.

Sì, sento l’esigenza di esprimermi anche come interprete. È paradossale, ma il mio curriculum a volte ha rappresentato un problema: quando a 22 anni firmi brani per Sanremo e collabori come tale con artisti importanti, vieni etichettato come autore e per molti non sarai più un cantante. Ora inizia un progetto nuovo che spero sia l’inizio per farmi conoscere nella maniera giusta e strutturarmi anche come interprete. È la testimonianza del mio percorso artistico fatto fin qui.

Ti sei circondato tu di firme e collaborazioni preziose questa volta.

Proprio così. Il primo brano di questo progetto, però, ho preferito produrlo da solo: volevo realizzarlo completamente da me appunto per dare una mia presenza come cantautore nel panorama discografico. La considero la prima pietra per un progetto molto più ampio.

Si parla di sentimenti. I giovani di oggi sono davvero così annebbiati dal mondo virtuale dei social?

Abbastanza. È stato il tema che mi ha spinto a scrivere questo brano, che anche dal punto di vista musicale non è una classica ballad, ma ha un ritmo più “up”. Io sono a contatto quotidianamente con i giovani perché seguo tantissimi artisti emergenti che si affacciano al panorama musicale: spesso mi capita di osservare questa che è una vera e propria problematica. Si spreca il tempo davanti ai social e all’intelligenza artificiale, che hanno ovviamente anche i loro risvolti positivi, ma rischiano di far perdere il contatto umano.

Baciami forte” quindi è un modo per dare una sveglia a questi ragazzi.

Esatto! È un inno alla forma di contatto che credo più importante, quella che porta a un coinvolgimento totale tra due persone. Se si perde il contatto umano smettiamo di essere umani: c’è qualcosa che non torna.

Eppure se si vuole esprimere un’emozione, spesso torna più facile dedicare una canzone. Una volta lo si faceva con la radio, oggi con whatsapp. La musica è ancora veicolo di sentimenti pertanto?

Direi di sì. Per fortuna esiste ancora la dedica appunto sotto forma di messaggio, anche se non so quanto questa comunicazione sia viva tra i giovanissimi. Non dobbiamo dimenticarci i sentimenti però, perché se è vero che la canzone ha perso un po’ di importanza in quanto c’è tantissima produzione rispetto a una volta, è altrettanto vero che i sentimenti non hanno perso la loro importanza. Il gesto di una dedica, quindi, avrebbe sempre un valore enorme. Posso testimoniare però che gli artisti emergenti sono spinti a scrivere prima di tutto per dedicare pensieri alle persone che sono loro più vicine. Sono fiducioso: nonostante tutto quindi ancora vita per i sentimenti. È questo che mi fa essere ottimista nella musica del futuro.

Massimiliano Beneggi

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