E’ uscita Automobilisti, la nuova canzone di Federico Stragà, interpretata con Fabio Concato.
Diciamolo subito: finalmente un bel featuring che non punti a essere tormentone con volgarità, ma capace di impreziosire la musica italiana. Il brano racconta un mondo che apparirebbe utopistico, ma l’ispirazione è chiaramente arrivata all’autore da qualche piccolo raro gesto di rispetto e tolleranza anche nel traffico automobilistico. Come a dire: basta poco in fondo per portarsi rispetto, cominciamo da noi stessi quando siamo in macchina a dare il buon esempio e vivremo tutti più sereni.
Ecco allora che con una ballad melodica, le voci rassicuranti di Stragà e Concato si uniscono per mandare un messaggio: la cordialità è bella, non sprechiamo l’occasione di farla emergere.

Automobilisti, che dunque non si conoscono tra loro e hanno motivi diversi per ritrovarsi nella medesima strada in quel momento, si danno la precedenza, non si mandano a quel paese, guidano rilassati dall’idea che se uno ha i fari spenti l’altro lo avviserà. I pedoni aspettano e ringraziano chi li faccia passare. Quella cordialità che si vede ogni tanto non può che fare piacere al mondo ed essere uno stimolo per una vita più positiva. In fondo, come diceva Plutarco insegnando a trarre vantaggio dai propri nemici, non c’è niente di meglio che mantenere la calma di fronte a un nemico che sbraita. A quel punto, anche il nemico smetterà di urlare e la quiete diventerà più convincente della prepotenza.
Questa bella canzone non è un inno solo all’educazione civica e al rispetto del codice della strada: quando si comincia dalle piccole cose, si può sperare davvero in risultati importanti anche in questioni più grosse. Parlare bene non va più di moda, ma Stragà e Concato lo fanno da tanti anni e per fortuna non smettono questo vizio, regalando una tranquillità all’orecchio, che nel rumore di tanta musica contemporanea è spesso raro trovare. Voto 7,5
Massimiliano Beneggi
Ecco video e testo di Automobilisti
Ma quant’è bella la cordialità tra automobilisti
Tra due che fino a quel momento non si erano mai visti
tra due che forse di cose in comune non hanno quasi niente
magari un gusto un piatto, un disco o solo la patente
ma quanto è bella la cordialità fra certi conducenti
uno che avvisa qualcun altro che viaggia a fari spenti
e con un gesto della mano si fanno segno di passare
non ti ho visto, chiedo scusa” e non si mandano a cagare
Passa tu, no passa tu che non ho per niente fretta
sono qui e mi godo il viaggio
il presente e la diretta
passa tu, no passa tu di pensieri ne ho abbastanza
e migliaia di altre cose
a cui dare precedenza
Ma quanto è bella la cordialità fra automobilisti
fra due che fino a quel momento non si erano mai visti
fra due che vanno e che vedono tutto e non possono sbagliare
ma poi se sbagli tu vedrai ti sanno perdonare
e quanto è bella la cordialità concessa a quei pedoni
non sanno mai se attraversare e aspettano lì buoni
ma sulle strisce pedonali si è brutti e belli tutti uguali
“dai che ti dò un passaggio, sali”
Passa tu, no passa tu che non ho per niente fretta
sono qui e mi godo il viaggio
il presente e la diretta
passa tu, no passa tu di pensieri ne ho abbastanza
e migliaia di altre cose
a cui dare precedenza
Passa tu, no passa tu che non ho per niente fretta
sono qui e mi godo il viaggio
il presente e la diretta
passa tu, no passa tu di pensieri ne ho abbastanza
e migliaia di altre cose
a cui dare precedenza
Uno va dritto, uno va a destra
uno al lavoro uno in palestra
qualcuno in centro o in tangenziale
un altro verso l’ospedale
qualcuno carica un bambino
attento schiva quel tombino
questo davanti ovunque vada
ma tutti nella stessa strada