Belve questa volta la combina grossa: il 29 aprile manda in onda una delle interviste più inaudite di sempre, quella a Sabrina Impacciatore, nonostante precedenti analoghi fossero stati oggetto di censure (su canali Rai e non solo).
Quando Francesca Fagnani domanda all’attrice se abbia mai fatto uso di droghe, la risposta è nettamente affermativa:
“Si sì sì, ne ho provate tantissime. Le più affascinanti sono state quelle allucinogene. E ci sono rimasta sotto”. Risate in studio, con la Fagnani che la supporta: “Chi l’avrebbe detto! Dove le ha provate?”. “Le ho provate in Thailandia”, risponde la Impacciatore che tiene a precisare “ quindi erano serie”. A questo punto per evitare l’escalation dell’intervistato, in genere si cambia domanda o si prova a raccontare come le droghe non siano positive. Invece la Fagnani chiede cosa abbia provato lasciando che l’Impacciatore prosegua così: “9 ore di trip non le posso raccontare, è complesso. Ricordo l’immagine di me stessa che correva via e io non potevo raggiungermi, o la foresta di sangue, o quando è uscita Biancaneve e i 7 Nani da uno sportello. O quando ho visto Jim Morrison su un galeone di pirati, mi chiamava Pam. Io sono stata convinta di essere Pam, la moglie di Jim, per tanti anni. Poi la sedia a sdraio che si è mangiata la mia amica. L’ho preso tre o quattro volte, era pazzesco”, racconta divertita l’attrice narrando di ricordare che vedeva solo le gambe dell’amica. Per precisare, lo scenario è quello di una donna che pochi minuti prima ha ammesso di parlare con gnomi e pupazzi, salvo poi correggere “Non è che credo esistano davvero”. Sul fungo allucinogeno chiosa: “Ora però lo sconsiglio”. Fagnani non contenta insiste: “Altre droghe?”. Impacciatore: “Ho provato la cocaina, saltuariamente alle feste tanto tempo fa. Ero curiosa”. Infine l’affondo: “Ha mai avuto paura di qualcosa sotto effetto di stupefacenti?”. Impacciatore: “Con le canne, svengo, dò di stomaco, non è la droga per me”. Fagnani sogghigna e commenta: “Se la cava meglio con le droghe pesanti”. Risate fragorose della Impacciatore.

Qualcuno ci racconti la differenza tra Sabrina Impacciatore e Morgan, che dopo aver dichiarato a mezzo stampa di aver fatto uso di cocaina in passato fu escluso dal Festival di Sanremo 2010 e, giustamente, da quel momento bloccato ogni volta che sfiori l’argomento. La sensazione è che Francesca Fagnani oltre a non riuscire a fare domande (riporta quasi sempre dichiarazioni del passato, rendendo difficile la comprensione con la sua risata) non riesca a gestire gli ospiti. Fa la voce grossa con chi si mostra generosa (ricordate quando prese in giro Patty Pravo perché aveva dichiarato di non essersi mai rifatta?), poi appena l’ospite si mostra aggressiva (vedi Fabrizio Corona, Stefania Nobile), sicuro di sé (Teo Mammucari) la giornalista perde autorevolezza e controllo. Accade così anche quando ha ospiti di grande spicco, come la Impacciatore appunto che viene descritta come una diva di Hollywood (ma siamo sicuri poi che in America ci invidiano davvero così tanto questa ex starlette di Non è la Rai?).
Poco prima di questi episodi con le droghe, infatti, la Impacciatore aveva raccontato di esperienze da medium, con anime anche oscure che dall’aldilà avrebbero interagito con lei. Da parte della Fagnani nessun commento negativo, ma tanta attenzione: ben diverso il sarcasmo usato con Flavia Vento che aveva dichiarato di aver scritto una poesia a Recanati, guidata dalla mano di Giacomo Leopardi. È come se a Belve il rispetto venisse confuso con la forza mediatica dell’ospite: invece Sabrina Impacciatore, che non ha mai voluto cavalcare l’onda della leggerezza, ha fatto una brutta figura per cui cui meritava di essere aiutata, non esaltata. Anche perché di contraddizioni nel racconto ve ne sono state parecchie (prima dice che non se lo ricordava nemmeno più, poi ammette col mio fidanzato ne parliamo ancora oggi), a dimostrazione di uno stato d’ansia in cui è caduta nell’intervista. Non esistono fenomeni morali, ma solamente una spiegazione morale dei fenomeni, diceva Nietzsche: ebbene, nessuno chiede ai vip di essere morali a 360 gradi, ma almeno di dare una spiegazione morale di quanto hanno fatto, senza cercare giustificazioni. Sì, perche questa moda di fare outing sull’uso di stupefacenti, cercando l’approvazione sui social grazie a un modo divertente di raccontarlo, non può essere la prassi. Non si può ridere mentre si dicono queste cose, lasciando passare il messaggio “L’ho fatto e non sai che divertimento”.
Ora non vorremmo essere troppo profetici come TeatroeMusicaNews lo fu con Chissà chi è, The Couple, Ne vedremo delle belle, Obbligo o verità, ma se un programma non si rivela all’altezza, è meglio fermarlo. Belve ha avuto il suo successo perché le sue interviste fiume, proiettate a far parlare i vip del proprio peggio, sono poi riportate in forma estremamente sintetica sul web, ma ora la misura sembra colma. Fino a prova contraria il canone Rai lo paghiamo ancora noi: il servizio pubblico non merita una come la Fagnani che non sappia gestire queste situazioni. Secondo qualcuno ci sarà una sanzione per un’intervista che si poteva bloccare, essendo come sempre registrata: la multa sarebbe quantomeno auspicabile, per mantenere alta la credibilità. Perché su certi temi c’è ben poco da ridere con leggerezza.
Massimiliano Beneggi