È uscita Chi troppo lavora (non fa l’amore), la nuova canzone di Johnson Righeira.

IL SIGNIFICATO

Un inno all’ozio e al ritmo vacanziero, ma anche a una vita senza impegni e priva di fatica. Il protagonista si celebra campione di letargo, profeta del ritardo.

IL COMMENTO

È tornato Righeira. Il titolo vuole parafrasare io vecchio successo di Celentano e Mori, che risultava divertente proprio per il paradosso e la protesta sindacale della moglie che rifiutava rapporti col marito se questi scioperava dal lavoro. In questo caso Righeira ribalta la situazione: se ci si dedica troppo al lavoro si ha meno tempo per se stessi e la vita privata. Tutto vero, anche se il brano rischia di apparire come un inno alla vita debosciata. Musica allegra e dance: lontanissima dai vecchi successi che fecero di Righeira uno dei protagonisti degli anni ‘80, ma perlomeno si evita l’effetto patetico. Se non altro Righeira rimane il primo ad avere creato, già all’epoca, questo genere ora tornato in voga, anche se tutti fanno finta di non ricordarlo. Voto 6

Massimiliano Beneggi

Ecco video e testo di Chi troppo lavora (non fa l’amore).

Mi sveglio in un sogno, in un mondo senza orario/ oh oh oh io scappo ma poi torno/senza pagare il conto oh oh/ 

Lavorare lavorare lavorare non fa per me/ preferisco il rumore del mare/ chi troppo lavora non fa l’amore

Io sto meglio se non corro/ se non faccio alcuni sforzo/ sotto gli occhiali da sole dormo/ non fa l’amore chi lavora troppo

E mamma che bella l’estate all’ombra/ dolce far nulla/ mi stanca mi basta la buona onda/campione di letargo/ profeta del ritardo

La luna ha gli occhi da pazza/ non va mai in vacanza resta appesa su di noi/Io sto meglio se non corro/ se non faccio alcuni sforzo/ sotto gli occhiali da sole dormo/ non fa l’amore chi lavora troppo

E mamma che bella l’estate all’ombra/ dolce far nulla/ mi stanca mi basta la buona onda/campione di letargo/ profeta del ritardo