Gli Europei di calcio femminile, nella semifinale Inghilterra-Italia, fanno il boom di ascolti. Siamo davanti a qualcosa che se non è una rivoluzione è perlomeno un’assoluta novità nel panorama sportivo e televisivo per il nostro Paese. Fino a pochi anni fa sarebbe stato impossibile immaginare milioni di telespettatori incollati alla tv per seguire il tennis o il calcio femminile: ora tutto questo sta cambiando. Ora che il calcio maschile e la Ferrari non convincono, ci si dedica ad altre discipline. Magari passeranno di moda, ma al momento è in atto un desiderio del pubblico di vivere diversamente lo sport in tv.

Per questo motivo la telecronaca della semifinale su Raiuno è stata un’occasione persa. Il pubblico vorrebbe vivere in modo diverso ciò che ha nauseato fin qui, invece si fa di tutto per assimilare il calcio femminile a quello maschile, dimenticando che pure il pubblico non è esattamente lo stesso della Nazionale maschile. Sicuramente ora a seguire da casa c’è anche qualche donna in più, a cui non interessa il calcio in sé ma l’idea di una disciplina tradotta al femminile. Insomma, un’occasione ghiottissima di trattare il calcio diversamente. Invece no. Una telecronaca pietosa, che vede Katia Serra (già commento tecnico agli Europei maschili vinti nel 2021) perdere di ogni obiettività e cadere in gaffes clamorose.

In occasione del pareggio inglese in pieno recupero, potresti commentare l’errore difensivo delle nostre, o al più recriminare la sfortuna, non di certo sottolineare il fatto che la calciatrice inglese sia “in realtà ghanese, ma ha scelto la nazionalità inglese”. Quasi come a dire “È un gol che non doveva nemmeno esistere”.

Sul rigore sacrosanto assegnato alle inglesi, dopo che una delle nostre atterra l’avversaria con una mossa degna del wrestling, la prima voce Tiziana Alla ammette subito che non ci sia nulla da poter dire, ma la Serra ancora non ci sta. Pur di difendere i colori azzurri, schiva la possibilità di una cronaca obiettiva: “Lo vorrei rivedere da un’altra angolazione”, ripete. Da qualunque ripresa non puoi fare a meno di notare la Girelli che abbatte l’inglese da dietro: perché insistere così, facendo diventare meno credibile e meno bello uno sport? Perché fare finta che un rigore non sia ammissibile e giustificare, di fatto, un’entrata scoordinata e scorretta? Una come la Serra non può fare cronache per il servizio pubblico, dove il commento per una traversa colpita in pieno diventa: “Assolutamente traversa”. Perché “assolutamente”? Torniamo a dare alle parole il giusto valore, senza diventare tifosi mentre si sta raccontando una partita.

Ancora una volta, quindi, dobbiamo sorbirci telecronache faziose, incapaci di parlare di sport usando un atteggiamento sportivo. Quando si sentono le telecronache delle partite di Sinner si ripete lo stesso copione. Stesso errore che aveva fatto anche Bergomi con la sua Inter. Tutte occasioni perse di cambiare davvero il racconto dello sport: peccato.

Massimiliano Beneggi

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