Claudio Baglioni, che ha collaborato per tantissimi anni con Celso Valli, ha voluto rendere omaggio al Maestro scomparso il 28 luglio, con una commovente lettera pubblica per salutare il collega di una vita. La riportiamo qui sotto.

«Celso caro giorni fa ripensavo, sorridendo, a quante alterne avventure avevamo passato insieme, fianco a fianco, tra giorni di dubbio e di creazione, di abbattimento e di esaltazione, in un tempo lungo ormai quarant’anni. Da La vita è adesso, a Oltre a In questa storia. Imprese impossibili e ardite che diventavano, pian piano e man mano, opere nuove. Vicende di musica, di lavoro e di gioco.

D’altronde suonare e giocare, in inglese, tedesco e francese, si dicono con lo stesso vocabolo. E ragionare e praticare di musica è un trastullo serissimo e anche infantile. Così, specialmente, quest’ultime storie ricordavo meglio e di più.

Le ore trascorse negli studi e gli alberghi di mezza Europa quando, spesso per distrarci dall’ansia delle progettazioni, ci davamo al cazzeggio più assurdo, sfrenato, insensato su qualunque argomento e su qualsiasi fatto accadesse. Un passatempo, spassoso per noi e incomprensibile agli altri, era riportarci a vicenda, ogni mattina, i saluti e gli auguri, inventati di sana pianta, di qualche illustre collega. Non voleva dir niente ma quanto ci abbiamo brigato e riso e ghignato. Oggi, nel giorno del tuo commiato, ti salutano tutti. Con affetto e ammirazione. Bravo Maestro.

Hai fatto cose bellissime e memorabili ed è stato, è e sarà sempre un onore grande e un privilegio speciale avere avuto la possibilità di condividerle con te. Aver partecipato a una partita avvincente e sublime. E alla fine, al di là di ogni pronostico, aver pure vinto».

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