Dopo 6 anni, Miss Italia torna in Rai. La notizia è di quelle importanti, soprattutto per il valore sociale che ricopre in questa epoca che stiamo vivendo.

Ancora non si conoscono i nomi dei conduttori, ma la notizia è che Miss Italia tornerà a essere trasmessa su un canale Rai, per la precisione sarà in diretta su RaiPlay, oltre che su San Marino RTV. Accadrà il 15 settembre, in diretta da Porto San Giorgio, nelle Marche. Un ritorno che sta facendo giustamente molto rumore, perché il concorso di bellezza è stato per anni un appuntamento fisso di Raiuno, cancellato dai palinsesti di viale Mazzini dopo l’edizione 2019 (vinta da Carolina Stramare e condotta da Alessandro Greco). Probabilmente, vista la collocazione su RaiPlay e in un’unica serata con le 40 finaliste, nemmeno i vertici Rai si aspettavano tanto clamore, ma Miss Italia è destinato a fare discutere come e forse più di tanti anni fa.
Sì, perché Miss Italia è persino una questione politica e sociale. Se la sinistra per tanto tempo ha sventolato un contratto di servizio che prevedeva programmi di un certo tipo, sostenendo che Miss Italia non fosse in linea con quelli, per la destra il concorso di bellezza femminile è una grande tradizione della storia televisiva. La polemica si infiamma: femministi inviperiti da una parte, tradizionalisti dall’altra. E’ da capire quale delle due fazioni sia davvero “conservatrice” in questo caso, perché se generalmente è ad appannaggio di chi non vuole abbandonare vecchi programmi, è pur vero che i femministi (e naturalmente le femministe, sia mai!) sono ormai più bacchettoni della vecchia DC. Il dibattito è aperto: è giusto trasmettere ancora un concorso di bellezza? E’ disonorevole giudicare una ragazza per il suo aspetto fisico? La sensazione, a giudicare dalle reazioni sui social, è che Miss Italia avrà un certo seguito sulla Rai (cosa che non accadeva su La 7 o, peggio ancora, sul sito ufficiale della kermesse). Importante, però, che non si costringano le 40 finaliste a rispondere a domande perlopiù idiote per dimostrare di essere intelligenti e spigliate oltre che belle. E’ un concorso di bellezza: manteniamolo come tale. I femministi se ne faranno una ragione: la Rai vuole mantenere la tradizione televisiva. Una notizia significativa anche in chiave Festival di Sanremo.
Massimiliano Beneggi