Gaetano Castelli, importante scenografo italiano, non ha mai avuto dubbi: il miglior direttore artistico di Sanremo è stato Pippo Baudo.

Lo diceva anche in un’intervista pubblicata su CulturaIdentità pochi mesi fa:

“Aveva una visione di spettacolo che si avvicinava alla mia. Pippo comprese per primo l’importanza di una scenografia tridimensionale, anche perché via via il Festival diventava sempre più un grande varietà contenitore, quindi era fondamentale comportarsi come con gli show del sabato sera. Poi con lui ho fatto tutti i Fantastico, Luna Park, sia quello del ’78, sia quello del ’94, con una scenografia immensa che doveva richiamare davvero un Luna Park. Lì però incontrammo anche qualche problema. La dirigenza Rai dopo un po’ disse che si doveva cambiare la scenografia del gioco della Zingara, che prevedeva una tenda. Ci venne detto che in questo modo avremmo potuto lasciare passare un messaggio di istigazione al gioco d’azzardo. In realtà non costava nulla e aveva un audience pazzesca, ma dovemmo obbedire”.

Nell’intervista (clicca qui per leggere l’articolo completo) Castelli raccontava anche di come convinse Baudo, nel 2007, a portare l’orchestra sotto al golfo mistico e non più sul palcoscenico (idea a cui il conduttore era legato perché amava dialogare con l’orchestra).

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