Affari tuoi parte subito con il saluto di Stefano De Martino a Pippo Baudo: ” Buonasera a tutti dal Teatro delle Vittorie, la casa di Pippo Baudo, comincia Affari tuoi!”. . L’intitolazione del teatro a Super Pippo è nell’aria, chiaramente viale Mazzini ad oggi non ha ufficializzato nulla, ma forse a questo punto dovrà accelerare i tempi. L’omaggio del conduttore è comunque cosa più che gradita, anche perché è l’unico momento degno di nota della prima puntata del programma di Raiuno.

Il programma non cambia rispetto allo scorso anno. Persino i concorrenti sono gli stessi che già alla fine della scorsa stagione erano in attesa di essere estratti dal notaio per partecipare al gioco. Di conseguenza, le gag con molti di loro sono la continuazione di quanto già visto due mesi fa. In un periodo in cui Canale 5 ha cambiato programmazione, Raiuno resta ferma e si posa sugli allori di una trasmissione che, non mutando nulla, dirà presto il suo valore. Per la prima volta nella storia, dal lontano 2004, Affari tuoi non si scontra con Striscia la notizia, che pare ormai giunta al capolinea. Se non dovesse confermare il successo di ascolti (non tanto il trionfo, quello senz’altro non ci sarà più a giudicare dalla popolarità della Ruota) allora vorrà dire che non era tanto De Martino a essere forte, quanto Ricci ad avere stancato. L’inventore di Drive In è senz’altro il primo a voler sapere come andrà la sfida degli ascolti in questa prima settimana, che potrebbe significare il tramonto definitivo del suo storico tg satirico.

Affari tuoi non cambia nulla, o quasi. L’unica novità è lo studio, più moderno e spazioso. Perché deve essere chiara una cosa: non si tratta di un quiz, (questo è il motivo per cui si vince senza fare nulla) ma di un varietà che si accompagna ad un gioco. Affari tuoi è intrattenimento puro, forse con uno dei conduttori più sopravvalutati, ma in ogni caso capace di dialogare col pubblico, ballare, cantare. In questa edizione, purtroppo, c’è persino meno musica e quella che c’è è la stessa dello scorso anno: con tutte le canzoni estive non si poteva creare una nuova playlist? Squadra che vince non si cambia, ma attenzione a essere troppo presuntuosi: Striscia la notizia ha pagato proprio quella. Il successo non è mai per sempre e il pubblico come si è affezionato fa altrettanto in fretta a stancarsi. I tormentoni di De Martino che fa gridare al pubblico “Non tira due volte, tre volte quattro volte” o “Ora tu mi trovi un pacco blu” o l’ancor più pietoso “zero zero zero” mentre compila l’assegno (inventato peraltro da Amadeus), rischiano di frenare gli spettatori, che su Canale 5 almeno trovano una trasmissione interattiva. Di quei tormentoni non si sentiva la mancanza, perché ripeterli? E tutti quei lavori in corso che si vedevano nello spot da inizio agosto, a cosa alludevano? Il pubblico vuole giocare da casa: in fondo, cosa importa di tifare affinché qualcuno di sconosciuto vinca dei soldi? Anche Sergio, il supercampione della Ruota eliminato proprio il 2 settembre, ha annoiato (si dovrebbe tornare al limite massimo di puntate per i vincitori): il pubblico da casa però continua a giocare, a prescindere da chi sia il campione.

Massimiliano Beneggi

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