E’ uscito oggi il nuovo singolo di Annalisa e Marco Mengoni, Piazza San Marco.

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IL SIGNIFICATO

Il brano parla di una coppia dove entrambi i protagonisti non possono fare a meno l’uno dell’altra, nonostante abbiano ammesso di essersi mentiti reciprocamente all’inizio della loro storia pur di piacere. Quando provano ad allontanarsi, tuttavia, la gelosia prende il sopravvento e decidono di tornare a restare soli tra loro, senza terze persone che possano inficiare la coppia.

IL COMMENTO

Chi si aspettava una canzone su Venezia resta deluso: Piazza San Marco è solo un pretesto per creare un videoclip (in uscita nelle prossime settimane) nella bella città lagunare e, ovviamente, non è un caso se il pezzo viene lanciato proprio nei giorni della Mostra del Cinema. In ogni caso Venezia è appunto solo un pretesto e meritava di essere sfruttato con parole più altisonanti di “Bella da far schifo”. Il testo non è la parte migliore della canzone sin dal primo verso, che seguendo uno slang moderno sembra disinteressarsi di predicati verbali e utilizzi adeguati di avverbi. La melodia (più sulle corde vibranti di Mengoni che di Annalisa) forse non sarà la più orecchiabile di sempre, ma il finale cantato all’unisono merita un ascolto particolare perché diventa il crescendo di una storia che sale di intensità proprio nel momento in cui i protagonisti tornano insieme. Poca novità da parte di Mengoni, tentativo di sganciarsi dalle canzonette da parte di Annalisa: prima del finale, però, siamo vicini alla lagna. Voto 6,5

Massimiliano Beneggi

Qui sotto video e testo di Piazza San Marco

Vento da Est e freddo veramente
Ma dove finisce quello che non finisce
Mentre restiamo in coda?
Chiedere a te non è servito a niente
Chi vuol capire capisce, sì
Ti ho visto salutare una ragazza bionda

Quante lacrime nell’acqua tonica?
E sembrava di bere il mare
Ma quanto parli? Mollami
Che è solo venerdì
A-A-Amico cercasi
Devi sapere che

Per piacerti di più ti ho mentito
Caramelle mischiate all’arsenico
E scaldarsi al fuoco di un accendino rubato
Oddio, che ansia, però
Piazza San Marco era bella da far schifo
Se penso a tutte le ragazze che hai preso per mano su un molo
Nello stesso identico modo
Ma la notte finisce quando chiamano la polizia
E la tua mano è ancora nella mia

Dieci alle tre, però c’è ancora gente
Ti passa, ma non finisce qui
Chissà dove sarà quella ragazza bionda
Quante lacrime nell’acqua tonica
Fortuna ci piace il sale

Ma quanto parli? Mollami
Che è ancora venerdì
E noi che siamo sempre qui
Devi sapere che

Per piacergli di più gli hai mentito
Caramelle mischiate all’arsenico
E scaldarsi al fuoco di un accendino rubato
Oddio, che ansia, però
Piazza San Marco era bella da far schifo
Se pensi a tutte le ragazze che ha preso per mano su un molo
Nello stesso identico modo
Ma la notte finisce e rimaniamo solamente noi

Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi, soli noi

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