E’ in rotazione radiofonica Dai che fai, il nuovo singolo di Bresh.

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IL SIGNIFICATO

Il ritorno di un ragazzo nel quartiere in cui è cresciuto riporta a ricordi di ciò che ha vissuto e conferma che, in fondo, le cose non sono cambiate poi troppo, con la stessa voglia di passare il tempo insieme agli amici.

IL COMMENTO

Ritmo e orecchiabilità non mancano mai nei brani di Bresh, che a differenza di tanti rapper contemporanei ha un senso della melodia senz’altro riguardevole. Dai che fai è un omaggio alla sua Genova e alla sua compagnia di amici di quando era ragazzo: la storia raccontata è un po’ criptica, dedicata proprio a qualcuno della sua vita, quindi rimane sterile per il pubblico a cui non è data sapere completamente la biografia del cantautore. Un po’ troppo personalizzata dunque, ci accontentiamo del ritmo, che tuttavia non è niente di eccezionalmente nuovo rispetto a tante altre canzoni. Senza infamia e senza lode: voto 6.

Massimiliano Beneggi

Ecco video e testo di Dai che fai

Non ho scelto quello che ho fatto
Sono dentro al corpo di un altro e
Trovo il modo di fare un salto
Ormai non ritorno da un sacco
Esco in piazza, però non so chi c’è

Fuori dalla mia scuola, suonava il Motorola
I caschi sempre in mano, la musica dal cell
Caligo sulla zona, morivamo di noia
Prima serata, l’alba la facevo con te

Dai, che fai?
Ti attacchi al campanello, dimmi, dai, cos’hai?
Le urla sotto casa son le stesse
Spaccano le finestre
Entrano in sala e cadono sul pianoforte
E suonano tutta la notte

Dai, che fai?
Ti attacchi al campanello, dimmi, dai, cos’hai?
Le urla sotto casa son le stesse
Esplodono le stelle
E nel quartiere girano tutta la notte
Bussano tutte le portе

Mi dicevi: “Così e così, posso venirе a prenderti?”
Sono a Quinto tra i sassi e io non ho niente per stendermi
Coi megafoni ti cercavo nei vicoli
Non dormo mai

I parcheggi occupati, gli schiaffi dei soldati
La gente della techno non ascoltava il rap
Caligo sulla zona, morivamo di noia
Prima serata, l’alba la facevo con te

Dai, che fai?
Ti attacchi al campanello, dimmi, dai, cos’hai?
Le urla sotto casa son le stesse
Spaccano le finestre
Entrano in sala e cadono sul pianoforte
E suonano tutta la notte

Dai, che fai?
Ti attacchi al campanello, dimmi, dai, cos’hai?
Le urla sotto casa son le stesse
Esplodono le stelle
E nel quartiere girano tutta la notte
Bussano tutte le portе

Torno davvero, sono sano per un pelo
Sono cambiato per i soldi, ma non credo, no
Alzo la voce solo se non sono serio
Resto sereno dentro le braccia di Venom

Dai, che fai?
Ti attacchi al campanello, dimmi, dai, cos’hai?
Le urla sotto casa son le stesse
Spaccano le finestre
Entrano in sala e cadono sul pianoforte
E suonano tutta la notte

Dai, che fai?
Ti attacchi al campanello, dimmi, dai, cos’hai?
Le urla sotto casa son le stesse
Esplodono le stelle
E nel quartiere girano tutta la notte
Bussano tutte le portе

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