Ieri sono stati premiati i protagonisti del palcoscenico con il Premio Le Maschere del Teatro 2025. Oggi è già polemica.

Tutto è accaduto al Teatro Argentina di Roma, dove a dominare è stato Sarabanda di Roberto Andò, vincitore di 5 premi (regia, attore non protagonista, musiche scene, luci). Premi anche a Gabriele Lavia (Re Lear), Lino Guanciale (Ho paura torero), Giuliana De Sio (Cose che so essere vere), Fabrizio Gifuni (I fantasmi dell’opera), Mersila Sokoli (Guerra e Pace), Kepler 452 (A place of safety). Premi speciali anche per Tullio Solenghi, Mario Martone, Alessandra Necci. Oggi, però, c’è chi tuona contro le caste. Si tratta di Massimo Wertmuller.

L’attore infatti scrive così piccato su Facebook:

Non discuto i premi , ci mancherebbe. Tutti colleghi che meritano. Certo però è incoraggiante, bello, vedere che pure il teatro c’ha il suo bel salottino del potere dove se non hai il pass non entri. Chissà quanti saranno mai andati da quel salottino in un teatro piccolo e off, magari prima di premiare….

Dichiarazioni apparentemente criptiche, visto che tra i premiati ci sono artisti di destra e di sinistra. Wertmuller (nell’ultima stagione in scena con Come Cristo Comanda) che critica una giuria che ha premiato Andò, Lavia, De Sio, Guanciale, è certamente una notizia che farà rumore. Con chi ce l’ha in particolare?

A risponderci è direttamente Massimo Wertmuller che ci scrive così: Certo, buttato lì così il mio umile post, con tanto di quei commenti ad 
accompagnare, pare solo un post che fa le bizze. Però , lo avete notato 
anche voi, tanto per cominciare non ha nulla di politico. Dico subito, 
per non essere frainteso, che non ce l’ho manco coi premi e con le loro 
destinazioni
, sempre quasi tutte meritevoli, e poi io non sono nessuno 
per giudicare. Voi vi chiedete con chi ce l’ho, e voglio chiedermelo io 
pure: forse con un sistema.
Bisognerebbe offrire a tutti la possibilità 
di sognare, di credere che sia possibile arrivare alla soddisfazione di 
un premio. Io personalmente ho visto nei teatrini off lavori eleganti e 
dignitosi che potevano sorpendere e convincere più di quelli magari 
paludati del teatro di giro. Ecco, sarebbe bello che dal salottino di 
comando si andasse di più lì in quei luoghi. Non credo che pensarlo sia 
delirare
. Grazie per l’attenzione.

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