È morto a 69 il Maestro Peppe Vessicchio.

Nato a Napoli, muore a Roma. Compie i suoi primi passi nel mondo della musica nella sua città, dove realizza dischi per cantanti come Nino Buonocore, Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Peppino Gagliardi e Lina Sastri. Poco dopo incomincia una proficua collaborazione con Gino Paoli, col quale scrive a quattro mani successi come Ti lascio una canzoneCosa farò da grandeCoppi.

Al contempo, è attivo – fin dalla sua fondazione nel 1975 – nei ranghi de I Trettré (all’epoca attivi, col nome de I Rottambuli, perlopiù nell’ambito dell’avanspettacolo[1]), figurando, in seno alla loro formazione originale, assieme ai concittadini Mirko Setaro e Edoardo Romano, occupandosi perlopiù del lato musicale, suonando infatti chitarra e pianoforte. Tuttavia, alcuni anni dopo, di fronte alla prospettiva di assestarsi come comico, in conformità al profilo cabarettistico che il trio va sempre più assumendo col passar del tempo, decide invece di voler proseguire a tempo pieno il suo percorso di musicista e lascia quindi il gruppo prima che questo raggiunga la sua grande notorietà all’inizio degli anni ottanta, venendo sostituito in pianta stabile da Gino Cogliandro.

Partecipa anche a produzioni televisive come Va’ pensieroDi che vizio sei?Club 92Buona DomenicaViva NapoliNote di Natale e molte altre. È una presenza fissa al Festival di Sanremo dal 1990, ricevendo nel 1994, nel 1997, nel 1998, il premio come miglior arrangiatore; nell’edizione del 2000, sempre per gli arrangiamenti, viene premiato dalla giuria speciale presieduta da Luciano Pavarotti. La grande popolarità al Festival di Sanremo arriva nel 1996, dirigendo Elio e le Storie Tese ne La terra dei cachi con quel Pronti, partenza, via diventato parte del brano. Ha vinto quattro Festival di Sanremo come direttore d’orchestra (nel 2000 con Sentimentodegli Avion Travel, nel 2003 con Per dire di no di Alexia, nel 2010 con Per tutte le volte che di Valerio Scanu e nel 2011 con Chiamami ancora amore di Roberto Vecchioni).

È noto al grande pubblico per le presenze come direttore d’orchestra al Festival di Sanremo e come insegnante di musica e direttore d’orchestra nel programma televisivo Amici di Maria De Filippi. In quella trasmissione ha scoperto l’aspirante tenore Matteo Macchioni. Ha partecipato alla webtv Witty TV di Maria De Filippi. Ha inoltre scritto Sogno di Andrea Bocelli. È stato arrangiatore per Roberto Vecchioni, Andrea Bocelli, Elio e le Storie Tese, Syria, Fiordaliso, Zucchero Fornaciari, Lorella Cuccarini, Avion Travel, Ron, Biagio Antonacci, Ornella Vanoni, Fred Bongusto, i Baraonna, Tom Jobim, Ivana Spagna, Max Gazzè, Valerio Scanu. È autore degli arrangiamenti e direttore dell’orchestra sinfonica di 40 elementi che ha suonato nelle canzoni del cd La nostra canzone di Ivana Spagna.

Dal 2017 ha fatto parte della commissione selezionatrice dei brani dello Zecchino d’Oro di cui è direttore artistico. Sempre nel 2018, ha accettato di dirigere l’orchestra del gruppo rock più grande del mondo, il progetto Rockin’1000, allo Stadio Artemio Franchi di Firenze. Durante il Festival di Sanremo 2020 ha ricevuto l’ovazione del pubblico presente in sala.

L’ultima apparizione televisiva risale a un mese fa, ospite di Tu si que vales, nei panni di Fedez.

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