E’ da oggi in radio Ragazze facili, il nuovo singolo di Cesare Cremonini.
IL SIGNIFICATO
Un uomo deve curare le sue ferite dell’animo e finisce in preda alla confusione mentale, perché il mondo chiede di essere forti e di fingere sicurezza anche di fronte alle proprie fragilità. Così non regge più il peso dell’amore e si cede alla superficialità.

IL COMMENTO
Cesare Cremonini ormai senza nemmeno troppo nascondersi prova a imitare Lucio Dalla: intona con lo stesso stile, usando strofe a metà fra recitato e cantato, usa espressioni eccessive per parlare di un concetto, racconta le magagne della società. Insomma, il Cremonini romantico sembra sparire e dare sempre più sfogo a quello narratore delle difficoltà e fragilità umane. Sarebbe tutto molto bello, se solo non ci fosse quell’odioso tentativo di volere a ogni costo somigliare a Dalla. Voto 6.
Massimiliano Beneggi
Ecco video e testo di Ragazze facili.
Losche avventure sentimentali
Nate in un angolo della città
Sotto due lune che sembrano uguali
Ragazze facili, facili, come va?
Sai che non vivo più se ti allontani
Vienimi a prendere stasera al bar
Facciamo un giro per tutti i locali
In alto i calici, calici di felicità
Voglio vedere che faccia ha un giorno senza pietà
E se è una cosa normale che ti voglio parlare
E dirti: “Ciao, come va?”
Ah, e come si fa? Eh, eh, eh, eh
Farsi ancora del male
Ancora le pare
Per una storia d’amore
Che poi se ne va
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili, facili
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili, facili
Poche parole, troppe seghe mentali
Anche se fuori piove, hai messo gli occhiali
Vuoi camminare sotto a un temporale
E siamo fradici, fradici di felicità
Vieni a vedere che faccia ha un giorno senza pietà
Lo sai, è una cosa normale che non riesco parlare
E dirti: “Ciao, come va?”
Ah, ecco come si fa, eh, eh, eh, eh
A farsi ancora più male
Ancora le pare
Per una storia d’amore, amore, amore
Che non se ne va
Lo sai tenere un segreto? (Ah-ah-ah)
Che devo essere sicuro (ah-ah-ah)
Che se comincia davvero, davvero, davvero
Tu non lo dici a nessuno
Stasera sono uscito (facili, facili)
Solo per far casino (facili, facili)
E bere vino fino a mattino con quel mio vecchio amico
Che è sempre in giro (facili, facili, facili)
E adesso è un mito (facili, facili)
Ma ovunque vada è te che vedo e già mi maledico
Sono riuscito a farti perdere il treno
Tu con l’anima in pena, io che rido e che impreco
E, sì, ma forse ci credo che anche tu sei felice
Che la mia vita sbagliata è un regalo del cielo
E quando ridi ci credo, io quando ridi ci credo
E quando ridi ci credo, ci credo, ci credo
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili