Celentano colpisce ancora e si conferma avanti rispetto a tutti. Perché? Basta leggere i giornali.

Un uomo si traveste da donna, sostituendosi alla madre morta, per incassarne la pensione. La notizia di cronaca che ha fatto il giro del mondo in questi giorni, pur nella situazione drammatica, ha scatenato anche qualche ilarità e innumerevoli meme sui social. A onor del vero c’è ben poco da ridere: in tanti hanno commentato ironicamente che l’uomo, cittadino della provincia di Mantova, abbia fatto bene e non abbia commesso del male contro nessuno, ma su questo stanno indagando gli inquirenti e, in ogni caso, c’è di mezzo la morte di una persona.

Se questa notizia ha fatto anche tanto sorridere, però, ci sono delle ragioni racchiuse nella cinematografia comica italiana, che talvolta anticipa la realtà.

La stessa scena, infatti, era stata immaginata più di quarant’anni fa da Sergio Corbucci, Franco Ferrini ed Enrico Oldoini. Precisamente era il 1983 e nelle sale arrivava Sing Sing, film in due episodi con Enrico Montesano e Adriano Celentano.

Nel secondo episodio, col Molleggiato protagonista insieme a Marina Suma e Rodolfo Laganà, un tenente di polizia indaga su un molestatore che importuna una modella. Il maniaco aspirante assassino si rivela essere nient’altri che il vicino di casa della modella, la quale immaginava di abitare di fianco a un ragazzo perbene che vive con la madre. In realtà, la mamma del ragazzo è morta da dieci anni e, per incassarne la pensione, ogni mese il figlio si traveste da donna, imitandone la voce e indossandone i vestiti.

Il ruolo di Oscar, interpretato da Rodolfo Laganà, ha così anticipato qualcosa di assolutamente incredibile, che probabilmente ha anche influenzato la cronaca degli ultimi giorni. Ecco perché la comicità, ancora una volta, si rivela seria: la lettura di un evento tragico con una chiave di interpretazione ricca di ironia.

Questo evento va ad aggiungersi all’elenco degli episodi in cui Celentano ha predetto ciò che sarebbe accaduto, di cui avevamo già avuto modo di parlare. Altro che Simpson…

Massimiliano Beneggi