È Kay La Ferrera (10 anni di Roma) ad aggiudicarsi l’edizione 2025 di Tu si que vales. Il bambino ha sorpreso tutti con il suo talento di illusionista ma anche con la capacità di intrattenere il pubblico. Disinvolto, dotato di parlantina senza timidezza, educato: Kay La Ferrera ha vinto l’edizione grazie a un talento naturale, di fronte a cui non vale nemmeno la pena domandarsi quale sia il trucco dei suoi numeri di magia. Lo si guarda e se ne rimane semplicemente affascinati. Applausi.

In finalissima con Key La Ferrera era arrivato Terry Factor, ventriloquo americano (di Dallas), anni 60. Il secondo classificato si è distinto per la capacità di fare innumerevoli imitazioni di cantanti da ventriloquo. Davvero impercettibile il movimento della bocca, ma soprattutto straordinaria capacità di intonazione su fenomeni musicali come Michael Jackson, Elton John, Lady Gaga, di cui riproduce la voce da vero imitatore. Per anni ci hanno spacciato per ventriloquo Josè Luis Moreno, di cui si osservava volentieri il pupazzo Rockfeller per simpatia e per non provare l’imbarazzo di vederne muovere la bocca: con Factor è tutto il contrario, perché i pupazzi non li osservi nemmeno e ti concentri sull’artista.

Si chiude dunque una delle edizioni più innovative di Tu si que vales, certamente diversa dagli anni passati. Castrogiovanni, Sakara e Stabile non brillano certo per capacità di conduzione, ma sembra abbiano trovato la loro dimensione giusta con qualche sketch in più insieme a Sabrina Ferilli. I cinque giudici, infatti, sono sempre più al centro di questo format, che da quest’anno ha dato ampio spazio alla sfida di playback (o Lip Sync) tra di loro.

Una sfida per la verità molto spesso imbarazzante, dove i giudici davano sfogo al proprio ego e alla voglia di cimentarsi in travestimenti carnevaleschi, in modo stucchevole. Tuttavia bisogna ammettere che l’idea ha funzionato per creare ancora più allegria nel programma. Tra chi gioca con leggerezza e poi propone talenti veri su Canale 5 e chi si prende estremamente sul serio con finti ballerini su Raiuno (Ballando con le stelle) il pubblico ha sempre preferito i primi. La presenza di Bonolis, da quest’anno al posto di Scotti, imponeva una accelerata sull’umorismo e in effetti è stata fatta. Non si dica, però, che i giudici di Tu si que vales sono bravi nel Lyp Sync: chi lo fa esercita pura adulazione.

Tutto questo show, a inizio e fine programma, ha tolto un po’ di spazio ai talenti quest’anno, che però nella maggior parte dei casi erano talenti veri e non dilettanti allo sbaraglio. D’altronde, per questi è tornato La Corrida. L’interazione più coinvolgente tra giudici e conduttori ha permesso, quindi, a Giulia Stabile e Castrogiovanni di esprimersi con maggiore libertà senza ridursi al ruolo di annunciatori ridanciani.

Con una media del 25% di share, Tu si que vales chiude i battenti anche per quest’anno. Ora arrivano le puntate Best of e poi è già tempo di C’è posta per te.

Massimiliano Beneggi

VUOI LA TUA PUBBLICITA’ SU TEATROEMUSICANEWS?

Scrivici a teatroemusicanews@gmail.com e specifica nell’oggetto PUBBLICITA’ TMN