Ve lo ricordate Volere Volare? Il film con Maurizio Nichetti e Angela Finocchiaro riempì le sale cinematografiche nel 1991 e senza dubbio la locandina, con il protagonista in versione cartone animato a letto insieme alla moglie mentre si tira le lenzuola, divenne un’immagine iconica. Indimenticabile. Incancellabile.
Se in televisione ormai da anni per vedere qualunque film di Maurizio Nichetti bisogna aspettare gli orari notturni e incappare in un’insonnia prepotente, la memoria di chi ama il cinema non rifugge dai ricordi. Non lo fa nemmeno la metropolitana di Milano.

Alla stazione della linea gialla di Porta Romana, infatti, sono stati eliminati i vecchi distributori automatici di merendine e bevande: per capire quando furono installati basta guardare cosa c’è sul muro fino a ieri nascosto dietro a quelle macchinette. Ebbene sì, c’è proprio un manifesto di Volere Volare. A pubblicarne la foto sui social, documentata da un utente, è Maurizio Nichetti.
Di cosa parlava il film? Ecco la trama.
Maurizio è un rumorista di vecchi cartoon americani e maniacale raccoglitore di suoni in presa diretta; lavora assieme al fratello Patrizio, doppiatore realista di film per adulti.
Un giorno conosce Martina, una donna che per sbarcare il lunario soddisfa le più eccentriche fantasie dei suoi clienti. I due entrano in contatto per puro caso, spesso proprio in occasione dei lavori di Martina, e Maurizio, inconsapevolmente, diventa il bersaglio preferito delle fantasie dei clienti della donna. Una coppia che finge alternativamente la morte dell’altro/a, dopo aver conosciuto Maurizio, decide di iniziare a fingere la morte di entrambi contemporaneamente per spingere Martina a chiamare nuovamente il rumorista ad aiutarla.
Un tassista sadico, che si diverte a svolgere manovre rocambolesche con la sua auto, nota il terrore negli occhi di Maurizio in una piovosa serata e dopo non riesce più ad accontentarsi dei classici spaventi di Martina. Un rapinatore masochista, che prima di ricevere la classica borsata di Martina sul volto, si sfoga malmenando il povero Maurizio (che nonostante i vari pugni ricevuti e le ripetute testate sul pavimento, si rialza dopo pochi secondi appena leggermente stordito come se fosse un personaggio di un cartone animato), non riesce più a trovare soddisfazione nel vedere Martina da sola.
Tutto questo conduce la giovane donna alla decisione di invitare a cena Maurizio per proporgli di lavorare insieme, ma durante la serata il rumorista inizia a trasformarsi in un cartone animato, perdendo il controllo delle sue mani e abbandonando il ristorante. Maurizio cerca in tutti i modi di nascondere a Martina la sua mutazione sempre più incontrollata, ma alla fine il suo cambiamento esteriore non rappresenterà un ostacolo considerato l’amore covato tra i due.