Giancarlo Magalli, si sa, non le manda mai a dire. E’ da sempre apprezzato anche per questo: senza volgarità riesce sempre a dire quello che pensa con grande ironia e molte volte punzecchia i colleghi in un modo che altri non osano usare.
E’ ricapitato a La volta buona martedì 16 dicembre. Annunciando il servizio sui cantanti in gara al prossimo Festival di Sanremo, Caterina Balivo sottolinea: “Ci saranno tre figli d’arte”. Magalli precisa: “Su trenta Big tre figli d’arte. Due si conoscono…”. Caterina, evidentemente convinta che il conduttore stia riferendosi ai figli d’arte, sta per ribadire chi siano quei figli d’arte, ma Magalli rincara: “Su trenta due si conosco. Gli altri…”. Divertimento in studio, dove Caterina Balivo lancia il servizio ridendo: “Che fatica Giancarlo!”.

Tornati in studio si riapre il dibattito: il cognome importante è un problema o un aiuto? Sono quasi tutti concordi nel dire che i ragazzi arrivati a Sanremo quest’anno abbiano già dimostrato di essere capaci di gestire un grande palcoscenico. Qualcuno rimarca come essere figli d’arte impedisca a molti di fare la carriera che meriterebbero.
Magalli, intervenuto all’inizio probabilmente non a caso nel momento in cui si iniziava ad accennare dei figli d’arte, rimane in silenzio ad ascoltare gli altri: non si pronuncia sui figli d’arte, ma la bomba ormai l’ha lanciata: il prossimo Festival sarà quello composto da semisconosciuti. Ci sarà qualcuno che replicherà alla frecciata?
Di sicuro il prossimo Sanremo non sarà pieno di superBig come negli ultimi anni. Il cast è indubbiamente deludente, la forza dei cognomi famosi si sente. In fondo non ha detto nulla di strano, ma si sa che quando ci sono commenti veri si innescano reazioni permalose…
Massimiliano Beneggi
