Lo spot di Poste Italiane ideato per Natale sta facendo commuovere tutti, con un linguaggio immediato, diretto, che arriva al cuore (e anche un po’ alla gola). La storia è tanto poetica quanto semplice: il piccolo Filippo (interpretato da Francesco Fama) raccoglie diversi oggetti (pennello da barba, occhiali, guanti, foto di se stesso con il cane, giornale di enigmistica) da mettere in una scatola. Tutto resta avvolto nel mistero fino a quando si reca alle Poste con i genitori. Lì si vede l’intestazione del destinatario sulla scatola: Nonno Pino, Via delle Nuvole 6, Cielo. L’impiegata delle Poste si congratula: “Bravo Filippo. Buon Natale”. Un gesto dolce, reso ancor più prezioso dall’autenticità di un regalo che non richiede nessun supporto della tecnologia: c’è solo umanità nel regalo di Filippo, che spedisce ancora un pacco recandosi lui stesso agli sportelli postali. Un’umanità che dovremmo ricordarci, perché va bene lo sviluppo tecnologico e l’invio di email, ma anche dietro a quelle la comunicazione avviene comunque sempre tra persone, che troppo spesso confondiamo per semplici nomi e domini internet divisi da una semplice @.
A fare da colonna sonora di questa tenera scena sono le note de La sera dei miracoli di Lucio Dalla. Non canta: si sentono solo le note della canzone, le cui parole sono recitate dal bambino (E in mezzo a questo mare cercherò di capire quale stella sei). La campagna pubblicitaria è firmata da Saatchi&Saatchi, pianificata da OMD, prodotta dalla casa di produzione Akita. La regia è di Ago Panini; fotografia di Paolo Caimi.

Si tratta di uno degli spot emozionali più convincenti e romantici di sempre, per sottolineare la forza di Poste Italiane nel consentire la comunicazione tra persone molto distanti fisicamente ma sempre vicine nell’anima. Einstein diceva: “L’immaginazione è più importante della conoscenza: la conoscenza è limitata, l’immaginazione circonda il mondo”. È proprio così: conosciamo il mondo solo se possediamo ancora la capacità di immaginare, senza porci domande su dove effettivamente quel pacco vada poi a finire (perché è lecito pensarlo per un attimo, ma in fondo equivale a far venire meno la poesia dello spot).

Chi non ha mai desiderato potere inviare un pacco a persone che non ci sono più, come fa quel piccolo Filippo? Chi non desidera a Natale tornare un po’ bambino e credere a una magia che non deve la sua verità al fatto di potersi realizzare, ma alla sola possibilità di immaginarla? Ecco, lo spot di Poste Italiane ci riporta un po’ alle famose parole di Walt Disney: “se puoi sognarlo, puoi farlo”. È così che quella pubblicità emoziona tutti, in un clima fiabesco di feste, che accende i fari sui sentimenti di ciascuno.
Il mare pugliese di Monopoli e Lecce fa da cornice a questo splendido spot, di cui vogliamo riprendere quindi anche la storia del brano in sottofondo. La sera dei miracoli, la stessa con cui venerdì scorso Francesco De Siena ha vinto The Voice Senior, fu pubblicata nel 1980 come terza traccia nell’album Dalla.
Lucio Dalla è l’altro protagonista di questo spot, confermandosi poeta immortale. Testimoniando una volta di più la forza della evocativa della musica. La canzone è un inno alla vita notturna e magica di Roma, con la sua bellezza spesso nascosta. Una città che di notte diventa luogo di incanto e aggregazione, con i mendicanti che, al calar del buio, si trasformano in persone che ridono e danzano, come per un “miracolo”.
Massimiliano Beneggi
Ecco qui sotto video dello spot e testo de La sera dei miracoli.
È la sera dei miracoli, fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Con la bocca fa a pezzi una canzone
È la sera dei cani che parlano tra di loro
Della luna che sta per cadere
E la gente corre nelle piazze per andare a vedere
Questa sera così dolce che si potrebbe bere
Da passare in centomila in uno stadio
Una sera così strana e profonda che lo dice anche la radio
Anzi la manda in onda
Tanto nera da sporcare le lenzuola
È l’ora dei miracoli che mi confonde
Mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle onde
Si muove la città
Con le piazze e i giardini e la gente nei bar
Galleggia e se ne va
Anche senza corrente camminerà
Ma questa sera vola
Le sue vele sulle case sono mille lenzuola
Ci sono anche i delinquenti
Non bisogna avere paura ma stare un poco attenti
A due a due gli innamorati
Sciolgono le vele come i pirati
E in mezzo a questo mare
Cercherò di scoprire quale stella sei
Perché mi perderei
Se dovessi capire che stanotte non ci sei
È la notte dei miracoli fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Ha scritto una canzone
Lontano una luce diventa sempre più grande
Nella notte che sta per finire
È la nave che fa ritorno
Per portarci a dormire