L’emergenza Covid colpisce il Festival di Sanremo. Sembra clamoroso, ma è così. La data dell’edizione 2021 è già in discussione: troppo difficile ora immaginare quando si ritornerà alla piena normalità, e nelle ultime ore è anzi sempre crescente la voce che vuole la riapertura delle attività teatrali e cinematografiche non prima di febbraio 2021 (non si capisce con quale logica quindi possano rimanere confermati i concerti di San Siro quest’anno a luglio). Per questo Walter Vacchino, patron del Teatro Ariston di Sanremo, ha già annunciato il possibile slittamento del prossimo Festival della canzone italiana a marzo o addirittura ad aprile. La conduzione e la direzione artistica non sono ancora ufficiali ma salvo imprevisti saranno sempre affidate ad Amedeus.
Così ha dichiarato a Sanremonews:
Serve un’ampia riflessione. Se la data di inizio febbraio non permette di fare un Festival con luci, lustrini e tutto il resto, allora può essere che si pensi di spostarlo in avanti di uno o due mesi. Ovviamente se tutto questo permette di essere più tranquilli per tutti i protagonisti, dagli artisti agli addetti ai lavori e se la programmazione Rai lo può prevedere.
L’altra ipotesi, quella più ottimistica, è che ai primi di febbraio la situazione sia tale da permettere, rispondendo a certe norme, di godersi lo spettacolo come in qualsiasi altro teatro. C’è un’ultima ipotesi che non voglio nemmeno tenere in considerazione…
Non la vuole nemmeno tenere in considerazione Vacchino, tanto che non la pronuncia nemmeno. Vale la pena di rispettare allora questo silenzio e non nominare quest’ultima ipotesi. Non sarebbe la prima volta che il Festival va in onda a marzo (l’ultima fu nel 2005, e qualcuno lo preferiva per la maggiore fioritura della città ligure a ridosso della primavera) mentre sarebbe uno scenario del tutto nuovo quello di aprile. Il Festival di Sanremo potrebbe passare dall’inverno alla piena primavera quindi. Poi magari sarà ancora a febbraio, e quindi tanti discorsi ora potrebbero rivelarsi inutili, ma la notizia fa riflettere sempre di più sugli effettivi tempi di rientro intorno a cui aleggia un grande mistero.
Massimiliano Beneggi