Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: di Amadeus non ci libereremo più. Nel bene (tanto, perché i suoi Sanremo sono stati dei successi assoluti) e nel male (abbastanza, perché quando si è troppo presenzialisti poi viene davvero La noia, come canta Angelina Mango).
Ad alimentare questa sensazione sono anche le voci, subito smentite dalla Rai e bollate come infondate, lanciate da qualcuno sul web.

Nell’incertezza sul nome del prossimo direttore artistico del Festival di Sanremo, Italia Oggi ha annunciato con sicurezza che la Rai avrebbe trovato un accordo con Amadeus per le prossime due edizioni di Sanremo grazie a un’offerta importante. Notizia, appunto, dichiarata infondata e leggibile sul web solo tramite abbonamento alla testata. Insomma, una fake news a tutti gli effetti che non trova nessun respiro nemmeno nel futuro.
Amadeus ha detto “basta” al Festival di Sanremo: lo ha ribadito in tutte le salse e ora, al di là delle difficoltà che avrebbe nel trovare nuova linfa per fare qualcosa di diverso dalle precedenti edizioni, non gli converrebbe di certo tornare sui suoi passi. Ha salutato il pubblico e l’Ariston andandosene in carrozza, si è commosso davanti al saluto della sala stampa: come potrebbe cambiare idea e dire di avere scherzato?
Difficile liberarsi di Amadeus ma, soprattutto, dell’idea di un Sanremo senza di lui: dobbiamo però farlo. Anche per ridare uno sprint alla televisione italiana e avere quella sensazione di non prescindere da un unico conduttore.
È interessante comunque capire il motivo per cui ci sia ora questa smania a capire chi farà Sanremo tra 11 mesi. I padroni di casa delle precedenti edizioni si sapevano generalmente poco prima dell’estate. In alcuni casi persino solo a gennaio (così per Baudo nel 1992 e Ventura nel 2004). Con Amadeus, anche negli anni in cui rinnovava il contratto di anno in anno, la situazione è sempre stata diversa. Lui lo ha sostenuto con forza: per fare Sanremo ci vuole un anno di lavoro.
La macchina del Festival è certamente complessa e se lo dice uno che ha fatto cinque edizioni di successo, dovremmo anche dargli retta. Ecco, un mese è già passato: il rischio di essere in ritardo sulla tabella di marcia improntata da Amadeus c’è. Ma dobbiamo dirlo, sicuramente verranno sforati i tempi in questo senso, perché al momento l’edizione 2025 fa gola solo ai nomi che non interessano alla Rai.
Alessandro Cattelan su tutti lo farebbe di corsa. Morgan si propone con insistenza. La Hunziker non direbbe di no. Tutti loro, però, non hanno le caratteristiche cercate da viale Mazzini, che ha piuttosto trovato da mesi in Carlo Conti l’alternativa giusta. Il conduttore toscano di Festival ne ha fatti tre ed è stato fondamentale nella rinascita della kermesse, quindi sa che volesse l’opportunità ci sarebbe. Tuttavia arrivare dopo i successi di Amadeus è rischioso: per questo dopo un tentennamento nei mesi scorsi (ricordate la famosa grattatina scaramantica?), ora ha detto di no. Meglio lasciare andare a sbattere contro il muro uno come Cattelan che non ha niente da perdere.
Così, mentre si temporeggia e si fanno mille ipotesi (Venier? De Martino? Pausini? Cortellesi? Ranieri? Scotti?) dimenticando che non necessariamente il conduttore deve essere anche direttore artistico, ecco che qualcuno si è divertito a creare la fake news (a pagamento) di Amadeus a Sanremo 2025. Tutto falso. Al momento certezze non ve ne sono, possiamo solo lanciare nomi che ci piacerebbe vedere sul palco dell’Ariston…
Massimiliano Beneggi
