Christian Ginepro è protagonista assoluto in queste settimane al Teatro San Babila di Milano per la rassegna Codice Teatro.

Con il 29 ottobre, infatti, è arrivato il primo dei tanti appuntamenti che vedono Ginepro sul palcoscenico meneghino. Nello specifico, il primo dei tre concerti West End Musical Tuesday, con l’artista in scena insieme a Madalena Alberto, accompagnato dal Maestro Simone Manfredini.

Ginepro è un autentico mattatore: difficile scegliere se sia più un eccezionale crooner o sorprendente intrattenitore, vero è che gli riesce tutto bene e se ne parla sempre troppo poco. Con West End Musical Tuesday (prossimi appuntamenti al San Babila il 12 novembre con Alice Mistroni e Michael O’Donnel e il 10 dicembre con Arianna e Oliver Lidert), Ginepro (già protagonista di Willie Wonka, la fabbrica di cioccolato) porta in scena la storia delle colonne sonore cinematografiche e teatrali, spaziando da un genere a un altro e raccontando implicitamente quanto la musica sia fondamentale nella narrazione di un film: ascolti un brano e già vedi nella tua testa tutta la scena corrispondente. La voce straordinaria di Madalena Alberto, che interpreta brani pensati per voci maschili come quelli dei Queen, regala potenza e qualità canora assolute. Ginepro porta entusiasmo e tutto il suo talento cominciato, non a caso, nei villaggi turistici.

I due protagonisti, davanti all’impeccabile e imperturbabile Manfredini (direttore musicale di The Lion King a Londra), cantano, si divertono e divertono. Coinvolgono il pubblico, che partecipa con cori, e tra un gioco e un altro mostrano tutto il loro estro. Ci vuole concentrazione a cantare perfettamente come fa l’Alberto mentre la platea impreparata fa il controcanto. Quando Ginepro canta le note alte di Tanti auguri con un falsetto azzeccatissimo, ci si rende conto che lo spettacolo sta andando ben oltre il semplice motivetto. Il suo talento non lo scopriamo certo oggi (l’ultima volta ne avevamo parlato a proposito di Dracula), ma sorprende sempre.

Christian cita anche Walter Chiari con un famoso sketch di cinque uomini che, affetti da malformazioni alla bocca, provano a spegnere una candela. Tutto riuscito alla perfezione: non vogliamo dire meglio dell’originale (ma lo pensiamo), però già replicare la comicità di Walter con quella completezza di mimica che cattura il pubblico è qualcosa che merita di essere sottolineato. Può apparire tutto banale ma non lo è: in un mondo in cui pur di far parlare di sé non dispiace risultare antipatici, fa notizia che la simpatia sia ancora la forza motrice di uno spettacolo.

La comicità si unisce così alla musica, con l’obiettivo di creare un varietà a 360 gradi. Applausi per tutti in un’ora e mezzo di spettacolo che scorre in fretta, con ritmi continuamente in crescendo. Ci si diverte e ci si emoziona pure: più di così si può solo fare i piangina e ripetere il solito ritornello per cui spettacoli come questi li fanno solo all’estero. Ecco, non è vero, basta volerlo.

L’estro magistrale di Ginepro, però, come dicevamo sarà protagonista al San Babila anche con un altro spettacolo, che lo vede regista per la Compagnia de I Bravi. Dal 1 al 3 novembre, infatti, ecco Rumori fuori scena, con Enrico Felter, Santina Sansoni, Luca Boschiroli, Azzurra Rizza,Fabio Malacrida, Dalila Giuliano, Fiorenzo Savoldi, Maddalena Costagli, Fabio Pasquali.

La trama. In un teatro una compagnia teatrale è alle prese con la prova generale della commedia “Nothing on” (“Niente addosso“). Il primo atto della commedia (l’unico raccontato, si intravede solo in una scena il finale del secondo atto) è particolarmente impegnativo: un elaborato schema di repentini ingressi ed uscite dei personaggi dalla scena genera una serie di equivoci, talora anche farseschi, che culminano nel finale dello spettacolo.

Tutto ruota attorno ad una casa di campagna, dove convergono le vicende dei personaggi: della signora Clakettche cerca disperatamente, con il suo giornale e un piatto di sardine, di vedere la Royal sul televisore a colori dei padroni, dell’agente immobiliare che dovrebbe affittare la casa giunto lì con una delegata dell’ufficio delle imposte che sta indagando sui proprietari di quella casa (a sua insaputa) per una scappatella amorosa, dell’improvviso rientro dei padroni di casa che hanno inscenato la loro fuga all’estero, di un ladro che si intrufola in casa e di uno sceicco che vuole comprare la casa.

Se la matrice è quella della comicità di Ginepro, vale la pena vedere andare a teatro.

Massimiliano Beneggi

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