È morto Sandro Giacobbe. Malato da tempo, aveva 75 anni. Qui l’ultima intervista che gli aveva fatto TMN.
Uno dei cantanti più amati della storia della musica italiana, è scomparso dopo una breve malattia che lo aveva colpito e di cui aveva parlato anche a “Domenica In” con tanta speranza. Purtroppo se ne va una delle icone ldella melodia all’italiana, che tra gli anni ‘70 e ‘80 coinvolse il pubblico con i suoi successi.

Nato nel 1949 a Genova, da padre sicilianoe madre lucana, a sedici anni Sandro, forma con alcuni amici un gruppo musicale, Giacobbe & le Allucinazioni, facendosi conoscere in alcuni locali liguri.
Il primo contratto arriva con la Dischi Ricordi, che lo fa debuttare nel 1971 con la canzone Per tre minuti e poi…, seguita l’anno successivo da Scusa se ti amo. Sandro vuole essere però valorizzato di più, quindi passa alla CBS: il suo primo successo da autore è L’amore è una gran cosa, interpretata da Johnny Dorelli e scelta come sigla della trasmissione radiofonica Gran Varietà.
Nel 1974 ecco l’exploit anche da cantante: partecipa al Festivalbar con Signora mia, (inserita anche nella colonna sonora del film di Lina Wertmüller Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto. Il seguito ideale del brano, Signora addio, viene interpretato anche da Gianni Nazzaro.
Nel 1975 arrivano Il giardino proibito e Io prigioniero, con cui partecipa e vince la Gondola d’Oro di Venezia. Il grande successo deve però ancora arrivare: nel 1976 arriva terzo al Festival di Sanremo con Gli occhi di tua madre, spianando la strada per bissare il successo in estate con Il mio cielo, la mia anima, che 40 anni dopo tornerà alla ribalta come tormentone di un personaggio comico di Antonio Albanese. Si dedica quindi anche alla scrittura di brani per lo Zecchino d’Oro, dove partecipa per due anni di seguito con le canzoni Sette note per una favoletta e E l’arca navigava. Sandro Giacobbe diventa sempre più un cantante di grandi successi estivi: nel 1979 arriva Mi va che ci sei, nel 1980 Notte senza di te e nel 1982 Sarà la nostalgiaz
Nel 1983 è di nuovo a Sanremo con Primavera. Nel 1984 partecipa a Un disco per l’estate con Portami a ballare e l’anno dopo torna a Saint Vincent con Come va. Nel 1985 partecipa nuovamente allo Zecchino d’oro con Il sole e il girasole.
A Sanremo ci torna nel 1990 con Io vorrei.
Successivamente dirada l’attività discografica dedicandosi principalmente ai concerti e alle iniziative di solidarietà e sport legate alla Nazionale cantanti della quale è difensore centrale e in seguito promosso ad allenatore.
Nel 2020, in pieno lockdown, era uscito il suo brano dedicato a Genova è scritto da Don Backy. Lo avevamo intervistato anche in quell’occasione. (Clicca qui per leggere l’intervista).