Arriva Natale, è tempo del grande classico Lo schiaccianoci. A Milano ben due appuntamenti diversi con la leggendaria storia natalizia di Čajkovskij: 6 e 7 dicembre al Teatro Arcimboldi, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Marco Dallara, con due étoile di fama internazionale e di grande talento come i primi ballerini del Balletto Nazionale Ungherese (qui la nostra recensione). Quindi dal 9 al 21 dicembre al Piccolo Teatro Strehler un’altra produzione, con la coreografia firmata da Frédéric Olivieri, il talento di giovani allievi e allieve della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala


La trama. Durante la vigilia di Natale, agli inizi del XIX secolo, il signor Stahlbaum, in Germania,
organizza una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli.
Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor
Drosselmeyer, lo zio di Clara e Fritz, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con
giochi di prestigio, nonostante all’inizio incuta paura ai bambini.
Alla sua nipote prediletta, Clara, regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il
fratello della bambina, rompe per dispetto. Ma Drosselmeyer lo ripara per la gioia della
bambina.

Arrivano alla festa anche gli altri parenti e amici, che si uniscono alla festa ballando con
gioia. Clara, stanca per le danze della serata, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta
sul letto e inizia a sognare. È mezzanotte, e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala,
l’albero di Natale, i giocattoli e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo
schiaccianoci.
Clara tenta di cacciarli, quando lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i
soldatini di Fritz: alla fine, rimangono lui e il Re Topo, che lo mette in difficoltà. Clara, per
salvare il suo Schiaccianoci, prende la sua scarpetta e la lancia addosso al Re Topo,
distraendolo; lo Schiaccianoci lo colpisce uccidendolo. Ed ecco che lo Schiaccianoci si
trasforma in un Principe, e Clara lo segue, entrando in una foresta innevata. L’Atto si
chiude con uno splendido Valzer dei fiocchi di neve.
I due giovani entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo Reale li riceve la Fata Confetto,
che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e di come ha vinto la
battaglia col Re Topo.

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