Fino al 31 ottobre, al Teatro Menotti di Milano, sono in scena rappresentazioni di Saverio La Ruina.
Le storie e la lingua sono i due elementi che costituiscono il teatro di narrazione di Saverio La Ruina. Due aspetti che nella sua personale al Teatro Menotti sono strettamente connessi, sono protagonisti in un unico percorso tra le tappe della sua straordinaria e inesauribile produzione.
Da Saverio e Chadli vs Mario e Saleh, che sarà presentato in prima nazionale a due “classici” come Dissonorata e La Borto per concludersi con il sorprendente Polvere.
Un teatro della parola e delle emozioni che nascono dalla parola stessa e dai temi che si intersecano, che non possono esistere l’una senza gli altri; il linguaggio che è musicalità, è espressione, la parola che diviene drammaturgia.

Fino al 24 ottobre, quindi, sul palcoscenico sarà presentato Saverio e Chadli vs Mario e Saleh, produzione Scena Verticale. Così lo presenta lo stesso La Ruina:
“All’inizio c’erano Mario e Saleh, un occidentale cristiano e un arabo musulmano che, all’indomani di un terremoto, si ritrovano a convivere nella stessa tenda. Ma alla prima nazionale, Chadli, l’attore che interpreta Saleh, esce dal personaggio e riscrive il finale. Rimango sconcertato. Intuisco in quella ribellione una grande sofferenza. Vorrei accoglierla nello spettacolo. Le repliche continuano, i mesi passano, io e Chadli parliamo. Lui mi racconta di sé, dell’Islam, della sua vita in Italia da arabo di seconda generazione. Spesso registriamo le nostre chiacchierate. Poi faccio la cosa più semplice: faccio un passo indietro, metto Saverio e Chadli accanto a Mario e Saleh e lascio che siano loro a parlare”.
Comunicato stampa ufficiale