Dal 13 al 21 settembre Silvio Orlando torna al Parenti di Milano (via Pier Lombardo) dopo l’incredibile successo di pubblico della scorsa stagione con La vita davanti a sé, tratto dall’opera di Romain Gary La vie devant soi.
In scena insieme al grande attore napoletano (che ha curato anche la riduzione teatrale del romanzo), l’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre (Simone Campa, chitarra battente, percussioni – Marco Tardito, clarinetto, sax – Maurizio Pala, fisarmonica – Kaw Sissoko, Kora, Djembe).

Pubblicato nel 1975, La vita davanti a sé è la storia di Momò, bimbo arabo che vive a Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che si prende cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo intenso e ancora attuale, che racconta di vite sgangherate ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia.
Silvio Orlando ci conduce nelle pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò, diventando con naturalezza quel bambino nel suo dramma. Un capolavoro “per tutti”, dove commozione e divertimento si inseguono senza respiro. Il genio di Romain Gary ha anticipato, senza facili ideologie e sbrigative soluzioni, il tema della convivenza tra culture e religioni diverse. Il mondo ci appare improvvisamente piccolo, claustrofobico e trova un senso solo nel disperato abbraccio contro tutto e tutti di Momò e Madame Rosa e in quelle ultime parole: “bisogna voler bene”.
Così Orlando presenta lo spettacolo: Il romanzo mi ha travolto e ho sentito la necessità di portarlo in scena. (…) Perché racconta tutte le sfide a cui noi italiani siamo stati sottoposti negli ultimi decenni: la convivenza con etnie diverse, che dev’essere un’opportunità, non una paura isterica dell’altro; l’indagine sul rapporto con la propria madre, (…) e l’ansia di costruire un futuro, di dare un senso alla propria vita non avendo nessuno strumento tra le mani.
Comunicato stampa ufficiale