Dal 21 aprile al 14 maggio, al Teatro Franco Parenti di Milano, va in scena Il marito di Lolò, un racconto ispirato alla vita della pornostar Lolo Ferrari, di Antoine Jaccoud, con Pietro Micci.

André Borlat è un uomo di mezza età. Costretto a rinunciare al suo mestiere di fornaio a
causa di un’invalidante allergia alla farina, vive di una modesta pensione anticipata.
Trascorre le sue giornate filmando esposizioni di fiori e “masturbandosi un po’”, una volta
tornato a casa. Ma soprattutto scrivendo lettere al grande amore della sua vita: Lolo
Ferrari, la donna col secondo più grande seno del mondo – incrociata per caso sulle
pagine patinate di alcune riviste specializzate.
Antoine Jaccoud regala al personaggio di Borlat un linguaggio spudorato, ma non scurrile.
E Andrè Borlat utilizza questa lingua, quasi fosse un bambino dinnanzi alle grandi
domande sull’esistenza: perché siamo soli? Che cosa è la felicità? Perché fa tutto così
male? Resisteremo fino alla fine? C’è una via d’uscita dalla miseria sessuale? E
soprattutto e più volte: Che cos’è l’amore?
Protagonista di questa straordinaria prova d’attore un intenso Pietro Micci, attore e
performer duttile e moderno con diverse esperienze di teatro e teatro-danza all’estero,
soprattutto in Germania, già diretto da Andrée Ruth Shammah in Una notte in Tunisia di
Vitaliano Trevisan, al fianco di Alessandro Haber, Ondine di Jean Giraudoux, Lulù di Carlo
Bertolazzi e La Locandiera di Carlo Goldoni e da Giampiero Solari in Il Don Giovanni,
Nozze e Il borghese gentiluomo.
Comunicato stampa ufficiale