Come fosse amore: al Martinitt si ride con Cavallaro & co

Sempre in tournée, Marco Cavallaro non si ferma mai e, nonostante il continuo e sempre applauditissimo saliscendi dai palcoscenici di tutta Italia, non riesce a fermare nemmeno la mente e la penna, entrambe brillantissime.

Dal 28 aprile e fino al 14 maggio propone al Teatro Martinitt di Milano l’ultima sua fatica, se così si può dire, perché ogni suo copione sembra sgorgargli spontaneamente da dentro. COME FOSSE AMORE, ancora una volta tenuta a battesimo alla scorsa edizione del prestigioso Festival Teatrale di Borgio Verezzi, fotografa con grande ironia aspettative e delusioni umane di fronte al più chiacchierato e potente dei sentimenti. Sul palcoscenico, con Cavallaro, anche Lorenza Giacometti, Francesca Anna Bellucci, Alessia Francescangeli, Viviana Colais e Peppe Priomalli. Produzione La Bilancia in collaborazione con Esagera.

Chi lo professa ancora, chi lo insegue nonostante tutto, chi lo rifiuta, chi lo disdegna, chi lo dissacra, chi lo nega… davanti alla perdita di un amore, siamo tutti tristemente uguali: delusi. E la delusione d’amore in che cosa sfocia? Ognuno ha la sua reazione: rassegnazione, rinnegazione, disperazione, irritazione, dissimulazione… E, tanto per far rima, l’azione?

Foto di Claudia Rolando

Qui, tre donne diversissime tra loro si rivolgono a una psicoterapeuta per farsi chiarire come agire e reagire. Ma non hanno fatto i conti con una realtà nascosta: anche la terapista è in preda a una cocente delusione d’amore. Riuscirà a essere abbastanza imparziale da salvare le altre e anche se stessa?

La soluzione potrebbe essere trovare il famoso, leggendario uomo ideale, considerando che ognuna delle tre, anzi quattro donne ne ha un immaginario diverso. E se l’uomo perfetto fosse proprio un cocktail di questi ideali? A dargli forma è proprio un esilarante Cavallaro, che per l’occasione mostra anche doti di trasformista, entrando e uscendo con spassosa disinvoltura da costumi sempre nuovi e… non sempre maschili.

Ancora una volta autore, regista e interprete della commedia, è affiancato da un cast molto affiatato, che riesce a tradurre in scena il suo modo dissacrante eppure sempre garbato e delicato di affrontare il tema di turno. “L’amore è il motore della vita, l’origine, la causa, lo scopo di tutto quanto è grande, nobile e bello –dice Cavallaro-. Senza questo prezioso sentimento, saremmo esseri monchi”.

Non sia mai! Anche perché servono braccia forti per gli applausi…

Comunicato stampa ufficiale