Con questa settimana è cominciata ufficialmente la nuova stagione televisiva. Cambiando poco per la verità. Alfonso Signorini conduce il Grande Fratello, a cui viene tolta la parola “Vip”, ma che in fondo rimane così atteso proprio in virtù dei personaggi famosi che vi partecipano. Almeno alla prima puntata, quando ancora è impossibile affezionarsi ai concorrenti sconosciuti. Antonella Clerici è ancora la padrona di casa del mezzogiorno di Raiuno, Alberto Matano tiene le redini de La vita in diretta. Eleonora Daniele è al timone di Storie Italiane. Di conseguenza, a parte qualche inevitabile cambiamento che si rivela necessario per rinfrescare i programmi, quasi tutti i format restano come li avevamo lasciati lo scorso giugno.

Fa eccezione a questa sostanziale invariabilità La volta buona, la nuova trasmissione condotta da Caterina Balivo alle 14 su Raiuno. Dopo solo un anno a La7, Caterina torna a Viale Mazzini riappropriandosi di quella fascia oraria che le è stata cara per tanto tempo. Ritrovare lei al timone del salotto dopo pranzo, permette al pubblico di sentirsi rassicurato nella presenza di una figura più che familiare. Educata, competente, simpatica, coinvolgente, equilibratamente curiosa: la Balivo piace da sempre per la sua capacità di intrattenere e fare interviste senza risultare mai spocchiosa o prevaricatrice rispetto all’intervistato. L’unica controindicazione nell’affidarle ancora un programma in questo orario è il rischio che tutto sembri sempre uguale e non ci si accorga abbastanza della novità del format. Gli autori, però, hanno lavorato parecchio e chiaramente stanno rodando un meccanismo che piacerà sempre di più.

Il titolo del programma è quello che dà il tema principale alle quasi due ore di intrattenimento. Lo scopo è raccontare al pubblico quelle situazioni che si sono rivelate delle svolte nella propria esistenza, arrivate molto spesso quando tutto sembrava non poter più trovare spiragli di luce. La narrazione avviene attraverso l’intervista a un vip e, successivamente, a una persona comune con una storia delicata e intensa, dove a un certo punto emerge la volta buona che ne ha cambiato la vita.

La lunga anteprima, dove con quattro ospiti si dibatte su argomenti di attualità (nella prima puntata si parla della Mostra del Cinema di Venezia) toccando anche i temi della moda, sembra una ripresa del vecchio Detto fatto. In realtà è solo il preambolo per un programma che cresce sempre più di intensità avvicinando il pubblico al titolo de La volta buona.

Ad aprire le danze tra gli ospiti che, con la scusa di stare al gioco proposto dalla Balivo, si racconta a 360 gradi è Tullio Solenghi. Gli vengono proposte due foto che deve mettere a confronto, raffiguranti immagini di situazioni o personaggi importanti nella sua vita. Apparentemente potrebbero esserlo in egual misura, ma la sorpresa sta proprio nel dimostrare che una delle due foto (possibilmente quella meno ipotizzabile) nasconde una storia più importante dell’altra: dietro a una delle due si cela appunto la volta buona. Così Solenghi cestina le foto di Shakespeare e Fantastico (triturandole in un meccanismo che alla prima puntata non funziona in automatico ma per il quale basta un po’ di fantasia) per salvare quelle di Leopardi (che a inizio carriera recitò alla maniera del grande Vittorio Gassmann) e di Torino. Nel capoluogo piemontese, infatti, col Trio girò I promessi sposi, rinunciando proprio alla conduzione di Fantastico. Scelta che si rivelò fortunatissima, considerando l’enorme successo di quella parodia ancora oggi più che mai divertente. Non mancano quindi aneddoti circa la famiglia e alcuni momenti di emozione, in cui Caterina Balivo è bravissima a districarsi creando un’empatia simultaneamente con l’ospite con il pubblico.

Nel climax emotivo, si passa quindi alla storia del personaggio comune, che ha qualcosa di più strappalacrime da raccontare. Storie che si concludono positivamente e che potrebbero essere ospitate anche a I fatti vostri o a C’è posta per te, ma invece arrivano dalla Balivo perché tutto si concentra intorno al tema della volta buona.

La conduttrice non perde mai di vista l’argomento principe che titola il programma. Forse a volte anche un po’ forzatamente, ma se si vuole far passare il concetto non si può fare diversamente nelle prime puntate. Se, evitando esagerazioni, gli autori riusciranno a inserire l’argomento della volta buona anche nell’anteprima, avranno fatto Bingo.

La trasmissione scorre veloce già all’esordio, nonostante tanta emozione e alcune incertezze della regia. Dario Salvatori, ospite fisso, racconta aneddoti musicali in piedi apparendo un po’ impacciato in quel ruolo che invece nessuno meglio di lui può interpretare. Caterina sa coprire alcuni vuoti lasciati da un pubblico in studio un po’ poco caloroso. Fatti alcuni aggiustamenti, però, La volta buona è un bel nuovo programma per il quale in tanti faranno la fila a essere ospiti. Insomma, buona la prima volta.

Tra bella musica (cantata e suonata meravigliosamente da un bel gruppo) e giochi telefonici, Caterina Balivo si conferma una delle migliori padrone di casa. Finalmente è tornato uno sguardo sinceramente solare, spontaneo e trasparente nella fascia dopopranzo di Raiuno. Ne sentivamo la mancanza, che non avvertiremo a questo punto su chi l’ha preceduta.

Massimiliano Beneggi