Arriva Dante delle Marionette all’inferno. Primo dei due appuntamenti, in questa stagione al Teatro Gerolamo di Milano (piazza Beccaria), della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, ormai ospiti fissi nel teatro che prende il nome proprio dalla storica marionetta. Saranno in scena da oggi 26 ottobre al 29 ottobre (feriali ore 20 – domenica ore 16, da 10 a 25 €). Uno spettacolo affascinante per adulti e bambini.

Le marionette illustrano alcune fasi della Commedia, fornendo un esempio concreto di come l’immaginifico Dantesco abbia contribuito all’evoluzione di una delle eccellenze e delle tradizioni storiche del teatro italiano, unione di arti applicate e drammaturgia.

La spettacolazione così strutturata porterà il pubblico a immergersi in un mondo fantastico in cui l’opera del sommo poeta e il linguaggio delle marionette si fonderanno per affascinare gli spettatori. Per rendere più efficace questa fusione è stato introdotto nell’opera il personaggio di Gerolamo, maschera della Compagnia Carlo Colla & Figli, che storicamente veniva calata nelle diverse situazioni proposte dai copioni con la funzione di trait d’union fra la finzione narrata in palcoscenico e la realtà del pubblico in sala. 

La funzione di Gerolamo all’interno dell’opera dantesca è sicuramente quella, da una parte, di alleggerire in chiave popolare i temi che Dante tratta e dall’altra, di permettere, in alcuni momenti, di spostare il fuoco dell’azione dai personaggi di Dante e Virgilio su altre situazioni recando respiro narrativo allo svolgimento drammaturgico.

Gerolamo insegue a distanza le diverse situazioni portando il proprio pensiero, la propria sensibilità e la propria visione del mondo e delle cose.

Egli può compiere un viaggio consentito esclusivamente alla figura di Dante, solo perché è una marionetta e non un essere umano.

Infine, saranno le magiche visioni suggerite ad affascinare e incantare lo spettatore immergendolo in un mondo che parla direttamente al “bambino” che è in ciascuno di noi.

In questo contesto sarà possibile un ritorno all’essenza della marionetta, al rapporto diretto fra marionettista, marionetta e pubblico, che porterà a evidenziare i significati estetici e filosofici puri che sottendono al nostro teatro. La marionetta, spogliata delle strutture scenotecniche di origine barocca che l’accompagnano da sempre, ritornerà alla pura essenza di “attore virtuale” ante litteram diventando un tutt’uno con il marionettista che la muove, portando così lo spettatore a immergersi in un immaginifico in cui poesia, arte e cultura contribuiscono a creare un’esperienza teatrale unica al mondo. 

La gran parte dello spettacolo riguarda l’Inferno, ma non mancano cenni al Purgatorio e il finale è decisamente nel Paradiso.

Comunicato stampa ufficiale