8EE44504-0178-48F8-8556-DE3576E66757.jpegDa sabato 1 dicembre la via D’Azeglio di Bologna, quella che collega piazza Maggiore a via Farini, è illuminata con le parole di Lucio Dalla, la cui casa é proprio lì dietro, con l’icona del cantautore disegnata tra le rondini sul muro giallo. Così quest’anno il Comune di Bologna ha voluto omaggiare il grande concittadino scomparso nel 2012 è ampiamente celebrato quest’anno anche da Ron che ha portato in giro per tutta Italia lo spettacolo Lucio!, in cui ha cantato brani del caro amico compagno di tante avventure professionali e non. Bologna l’ha voluto ricordare con la sua canzone simbolo di speranza e rinascita alla vigilia di un nuovo anno: “Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’, e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò”. L’immancabile sassofono di Dalla campeggia in mezzo alle scritte, eppure al web non è sfuggito l’errore grammaticale, subito corretto, con l’accento su po’, anziché l’apostrofo come vuole la lingua italiana. Tutto giusto, se non fosse perché chi tante volte scrive commenti su internet sa solo giudicare senza essere mai propositivo nè poetico: era tanto impossibile apprezzare la romanticità dell’omaggio canoro senza abbandonarsi alle solite critiche che come al solito si trasformano per qualcuno in insulto? La poesia, si sa, esce dalle regole grammaticali, e nessuno può sapere con certezza se Dalla stesso avesse scritto quel po’ con l’accento o con l’apostrofo. Il Comune ha immediatamente corretto l’errore e ora sono tutti d’accordo: a meno che non ci sia qualcuno che ha da obiettare che Dalla più che il sassofono suonasse il clarinetto, e allora in quel caso ci arrenderemmo. Con tanti auguri di Buon Natale, e senza troppi disturbi qualcuno sparirà, forse i troppi furbi e i cretini di ogni età…

Massimiliano Beneggi