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Franco 126 torna questa volta non con Carl Brave ma con il leader indiscusso della musica italiana di oggi: Tommaso Paradiso. I due hanno già conquistato le prime posizioni della classifica Fimi con Stanza singola, un brano rap melodico, o una melodia cadenzata potremmo dire. Il ritmo è perfetto per descrivere la svogliatezza del protagonista nell’affrontare la giornata da solo, ora che lei è andata via, ora che lei non è più tornata dopo averla aspettata. E lui, che non si immaginava questo epilogo, ora la implora di tenerlo lontano da lei perché gli farebbe troppo male, ma di tenerlo sempre con sé nell’animo come fa lui, che sapeva riconoscere ogni cosa di lei con cui si sentiva una cosa sola, perché sapeva amarla. Lui non si dà pace, e vive ancora come se lei ci fosse ancora. Un brano malinconico ma decisamente orecchiabile, su quello stile di rap che funziona e che ha fatto il successo anche di Coez. Paradiso e Franco 126 ci regalano un bel brano, struggente, di quelli che alla fine lasciano senza fiato perché è finita davvero questa storia. Un bel segnale musicale, questo è il rap che ci piace, Franco 126 non si smentisce. Ecco il video e il testo.

Bevevamo controvoglia liquore al sambuco
E io mettevo troppa salsa agrodolce sui noodles
E coprivamo coi calzini l’allarme antifumo
Stanza singola numero 2, eh
E passavamo le giornate a mangiare sul letto
E dormivano stesi in mezzo a briciole di Kellogg’s
Noi sotto i raggi di un ombrello piegato dal vento
Troppo piccolo per starci in due.

Ti direi che sono qua per caso
Ma tanto lo sappiamo tutti e due
E quando metto il caffè sopra al fuoco
Faccio ancora la moka per due.

E confondevo il mio respiro con il tuo, con il tuo
Il mio sorriso con il tuo, con il tuo
Io che aspettavo e non me l’aspettavo
Stammi vicino e tienimi lontano
E confondevo il mio respiro con il tuo, con il tuo
Il mio sorriso con il tuo, con il tuo
Io che aspettavo e non me l’aspettavo
Stammi vicino e tienimi lontano.

Lo capivo dai dettagli
Da come guidavi
Da come tenevi la spesa
Da come giravi per casa nuda
Da cosa ordinavi per cena
Lo capivo dagli sguardi
Dai piedi gelati
Da come fissavi la luna
Lo capivo ogni momento
E lo capisco ancora adesso
Soltanto ci ha detto sfortuna,
Soltanto ci ha detto sfortuna,
Soltanto ci ha detto.

Ti direi che sono qua per caso
Ma tanto lo sappiamo tutti e due
E quando metto il caffè sopra al fuoco
Faccio ancora la moka per due.

E confondevo il mio respiro con il tuo, con il tuo
Il mio sorriso con il tuo, con il tuo
Io che aspettavo e non me l’aspettavo
Stammi vicino e tienimi lontano
E confondevo il mio respiro con il tuo, con il tuo
Il mio sorriso con il tuo, con il tuo
Io che aspettavo e non me l’aspettavo
Stammi vicino e tienimi lontano