Venerdì  sabato sera, il 20% dei voti, che andranno a fare la media con tutti gli altri, saranno ad appannaggio della Giuria di qualità. O, per dirla come Baglioni, la Giuria degli Esperti. È stato deciso di chiamarli proprio così, con questa importante responsabilità, quindi era lecito aspettarsi dei noti musicisti, come il presidente Mauro Pagani, già direttore musicale nelle edizioni di Fazio, e nonché uno dei più importanti artisti delle sette note che possiamo vantare. Il 20% non è proprio una percentuale irrisoria, e se non fosse necessario l’apporto degli Esperti, non sarebbero del resto stati nemmeno chiamati. Invece Claudio Baglioni li ha voluti, dando loro quel potere di decidere a tavolino (magari male, come accaduto molto spesso in passato) di ribaltare il verdetto del pubblico. I casi più eclatanti ai ricordano sempre nelle edizioni di Fabio Fazio: nel 1999 la Giuria di qualità non si mise d’accordo e qualche franco tiratore diede la vittoria finale a Anna Oxa mentre si era deciso di fare vincere Antonella Ruggiero, mentre nel 2014 il gruppo capitanato quell’anno da Linus affossò Francesco Renga non dandogli alcun punto, mandandolo così fuori dal podio che lo voleva favorito. Vinse Arisa.

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Quest’anno c’è il rischio che tutto questo si ripeta in situazioni di grande equilibrio e incertezza finale. I pareri del pubblico sono meno male già noti dopo la terza sera: per saperli non occorre avere in mano i risultati delle votazioni, basterà sentire le opinioni in giro per le strade che gli intervistatori raccolgono. E se gli Esperti, per spuntarla, dessero ancora zero punti a favoriti assoluti pur di non darla vinta al televoto e imporre la loro straordinaria cultura musicale? Probabile, se si considera che i nomi della Giuria faranno discutere moltissimo. Mauro Pagani, come detto, sarà il presidente della giuria composta da Ferzan Özpetek, Camila Raznovich, Claudia Pandolfi, Elena Sofia Ricci, Beppe Severgnini, Serena Dandini e Joe Bastianich. Fate voi, noi non ce la sentiamo di giudicare con le parole che stiamo pensando questa scelta di Claudio Baglioni, che senza dubbio lascia troppe perplessità. Ricordiamo che è Sanremo, non un talent di cucina o comicità. Otto giurati, tre con nomi difficili da pronunciare, uno solo musicista, due stipendiati Rai. E meno male che la musica è al centro…la rivoluzione copernicana di Baglioni forse andrebbe rivista. Intanto, alla vigilia, per i bookmakers il favorito rimane Ultimo, seguito da Irama e Il Volo. Ma con questi Esperti, il televoto può tremare.

Massimiliano Beneggi