A poche ore dall’inizio del Festival, un grave lutto nel mondo della musica. A 69 anni è morto Giampiero Artegiani.
Dopo una partecipazione sfortunata in riviera con la bellissima Acqua alta in piazza San Marco, di cui riproponiamo l’esibizione del 1984 qua sotto, vinse nel 1988 come autore di Perdere l’amore,scritta l’anno prima per Gianni Nazzaro, e portata al trionfo da Ranieri nell’anno in cui la vittoria di Tomba interruppe la manifestazione. Per Ranieri scrisse anche Ti parlero d’amore, forse la più bella canzone secondo molti di Sanremo 1997, poi vinto dai Jalisse. Con Artegiani se ne va un vero poeta, un melodico che sapeva farci sognare con canzoni dolcissime.
Ma certo lo ricordo!!! Quanto mi dispiace!
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Sono profondamente delusa e indignata per l’indifferenza totale del “carrozzone sanremo” dopo la notizia della morte del cantautore Giampiero Artegiani..
Io l’ho conosciuto ascoltando la sua canzone “il sogno di un buffone”, originale e poetica , semplice e geniae
Le sue partecipazioni al festival sono state due, le canzoni poetiche, suggestive, raffinate …”Acqua alta in piazza San Marco “, altro omaggio alla città che fa da sfondo a una storia d’amore , per me altrettanto bella e struggente della canzone di Aznavour …e poi la delicata e suggestiva “…e le rondini sfioravano il grano.”
Massimo Ranieri ha vinto con una canzone scritta da Giampiero, e giudicata fra le più belle di Sanremo.
Perdere L’amore é un capolavoro senza tempo, struggente ed emotivamente coinvolgente.
Silvia Salemi cantò a Sanremo la bellissima “A casa di Luca” mentre Zarrillo nel 2017 “Mani nelle mani”, una delle sue canzoni più riuscite, evocative ed emozionanti.
Spero che prima della fine del festival, fra un siparietto comico e una gag , si trovino due minuti per un saluto a questo cantautore poeta silenzioso ,morto, per una ” coincidenza significativa ” o sincronicità , il 4 febbraio
proprio il giorno dell’inizio del 69 ° festival ….
Ciao POETA , R.I.P.
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