“My sweet Lord”, la storia, il testo e il video del brano che lanciò George Harrison come solista

49 anni fa esatti, il 4 settembre 1970, veniva registrata My sweet Lord. Fu il primo singolo da solista di George Harrison che, chiusa l’esperienza dei Beatles, potè incidere per conto suo quei brani che Paul Mc Cartney e compagni non gli permettevano di inserire nel repertorio del quartetto.

IL SUCCESSO

My sweet Lord rappresenta così anche il primo successo di un ex Beatles da solista, tanto da piazzarsi al primo posto in classifica quando uscì quasi a ridosso del Natale. In sala di incisione, a supportare l’amico, c’erano anche John Lennon, Yoko Ono ed Eric Clapton. Senza alcun moralismo, la melodia accompagna un testo dai toni religiosi, cadenzato da quegli halleluia che ne sottolineano l’anima pacifista e fortemente mistica.

Venne scritto insieme a Billy Preston, e per questo motivo fu inizialmente inserito nell’album di quest’ultimo, senza però alcun successo. Dopo pochi mesi, il triplo album di Harrison, che aveva appunto una serie di brani inediti pronti -al contrario degli ex colleghi- lo portò in vetta alle classifiche.

LA POLEMICA PER PLAGIO

Tutto bello, tutto facile, quasi troppo. Impossibile dimenticare però che qualche anno dopo Harrison fu dichiarato colpevole da una sentenza di un tribunale piuttosto grottesco: plagio involontario, ai danni di una canzone delle Chiffons, He’s so fine. Come si possa copiare un brano senza volerlo lo sanno immaginare solo i sensitivi e certi giudici. Brutta storia in ogni caso, che non fa mai onore a chi canta un brano omettendo da principio la cosiddetta ispirazione. Che Harrison nemmeno ammise direttamente; disse infatti di essersi ispirato a Oh Happy Days. Una canzone sopra l’altra insomma; un plagio non confessato e uno solo vagamente sfiorato senza assumersi responsabilità, perchè non lo voleva. L’arte è piena di casi come questi, e ci si può passare sopra, senza per questo avvalorarne le motivazioni. Fatto sta che solo anni dopo Harrison si riappriopriò dei diritti sul brano, dopo che il suo manager aveva tentato di prendersi i diritti anche della canzone delle Chiffons.

My sweet Lord rimane una canzone senza tempo, che ci fa volare leggeri come le sue note piene di magia e di tenerezza. Qua sotto il testo con la traduzione in italiano e il video.

Massimiliano Beneggi