E’ Debora Manenti la vincitrice della 62a edizione del Festival di Castrocaro andato in onda due giorni fa. E preferiremmo, onestamente, ricordare solo il suo successo con le esibizioni di Mica Van Gogh di Caparezza e Lose yourself di Eminem. Tutto il resto della serata, francamente, da buttare.
Non ci riferiamo al 5% di share, e nemmeno alla gaffe clamorosa di Belen Rodriguez che ha trattato il brano Cambiare di Alex Baroni per un inedito di uno dei cantanti in gara: parliamo invece dell’organizzazione targata Lucio Presta.
Doveva essere l’edizione del rilancio di una storica manifestazione musicale, forse è stata la tomba definitiva. E’ diventato tutto un grande talent, spesso fatto male. Cinque giurati (la Ventura a capo di tutti, e forse sarebbe il caso di ricordare che la sua fortuna di avere Giusy Ferreri in squadra a X Factor non fece di lei una talent scout da poter essere un gradino sopra a Vandelli, altro componente della giuria) seduti su cinque scomode sedie sul palco con le spalle al pubblico. Un po’ come gli spettacolini fatti in casa con i cantanti che si esibiscono davanti a questi cinque esperti che fanno facce e provano a esprimere il massimo della professionalità.
Non si è badato troppo a spese per la scenografia, e questo potrebbe essere un bene, ma badare all’originalità era il minimo richiesto per un’edizione che si proponeva di rilanciare Castrocaro. Invece è mancata anche quella: indovinate cosa facevano i cinque giurati? Dicevano “sì” o “no” per decretare se un cantante andava alla finalissima. Con tanto di grafica uguale a quella di tutti gli altri talent. Insomma, se si voleva avere un appeal forse era meglio distinguersi con altre tecniche, altrimenti ci teniamo i talent che già ci sono e funzionano alla grande.
Delusione completa questo Castrocaro di un grande direttore come Presta che questa volta ha toppato. Le gaffe, criticatissime sul web impietoso, sono anche la parte più colorata e tutto sommato irrinunciabile di questo show fatto male, atteso solo per rivedere la coppia di conduttori insieme tra loro. Che in effetti sono bravi e simpatici. Ma impreparati per grandi eventi da condurre da soli: Belen era decisamente più a suo agio quando poteva solo elargire farfalle sotto la gonna.
La bresciana Debora Manenti in ogni caso è la vincitrice, e per lei rimane la speranza che Castrocaro le porti fortuna come a tanti colleghi nel passato. Ora tocca, come sempre alle radio. Sarà qua che vedremo se il lavoro di Presta è stato povero solo in apparenza: se non ci sarà riscontro, però, dovremo prendere atto di una realtà esistente ormai da anni. Il Festival di Castrocaro non ha più motivo di esistere, surclassato dai talent show ai quali tenta miseramente di somigliare.
Massimiliano Beneggi