Dopo tre settimane, il Festival di Sanremo 2020 ha già i suoi primi responsi. I vincitori, di fatto, sono cinque, a dispetto di altri 19 cantanti in gara praticamente dimenticati. Gli applausi si sono fermati all’Ariston per Tosca, Zarrillo, Gualazzi, Grandi, Pavone. Quest’ultima, in gara con Niente, è la cantante che vanta meno download di questa edizione. Come lei anche i due giovani provenienti da Amici: Giordana Angi (Come mia madre) e Alberto Urso (Il sole ad est) hanno vissuto il peggior Festival mai visto in termini di risultati per cantanti emersi da talent. La musica è decisamente cambiata. Conferma questa crisi di successo sanremese il giovane Riki: la sua richiesta di non essere televotato era stata accolta dai fan che lo avevano portato all’ultimo posto in classifica ma non paga nemmeno in hit parade purtroppo (fermo al 47esimo posto nei singoli). Così come non paga la performance di Bugo e Morgan, solo sedicesimi. Nella hit parade dominata dal ritorno di Ghali, si impongono nei singoli solo i cantanti del podio finale (Diodato, Gabbani e Pinguini Tattici Nucleari) e la sorprendente Elettra Lamborghini con la sua Musica e il resto scompare. Già svanito il successo di Me ne frego di Achille Lauro, mentre funziona solo in radio Andromeda di Elodie. Poco riscontro anche per Le Vibrazioni, outsider dell’edizione con Dov’è, meteore Masini, Nigiotti e i rapper (Junior Cally, Anastasio e Rancore).
Nella classifica degli album insieme a Gabbani, Diodato, Lamborghini e Pinguini, resiste bene, alla prima settimana, solo Piero Pelù al quarto posto. Numeri interessanti e importanti: Sanremo 2020 vuole esserci per tutto l’anno e promette di poterlo fare.