Ieri pomeriggio Stefano De Martino si è reso protagonista di un simpatico siparietto a Domenica In con Mara Venier, cadendo però in un errore grossolano dal punto di vista storico, che nessuno si è sentito di correggere in diretta.
LA GAFFE
De Martino in collegamento da casa sua ha infatti esordito con una tromba con cui suonava in evidente playback, a cui la zia Mara ha però creduto: “Ma sei bravissimo!”. Il conduttore e ballerino ha replicato con la sua ironia, in un primo tempo confermando di avere seguito un corso on line per imparare a suonare lo strumento poi, smascherato dai musicisti in studio ha ammesso di avere suonato in playback. E lì è scattato l’errore storico: “Non sottovalutiamo il playback, Bobby Solo ci ha un vinto un Festival di Sanremo”.
COME ANDARONO LE COSE
Tutti sanno, però, che il celebre episodio a cui si riferisce De Martino non procurò la vittoria all’Elvis italiano, che vinse invece l’anno successivo, cantando regolarmente dal vivo Se piangi se ridi. Era il 1964, infatti, quando Bobby venne squalificato dal Festival di Sanremo che lo vedeva in finale con Una lacrima sul viso. Una faringite rese indisposto il cantante, che da regolamento avrebbe potuto rimanere in gara solo esibendosi dal vivo. La Ricordi accettò quindi l’eliminazione dalla gara pur di fare esibire Bobby Solo in playback. La canzone, scritta da Mogol e Roberto Satti vendette un milione di dischi, e furono tante le voci che malignamente insinuarono una finzione commerciale dietro a quella faringite. Il brano fu così ascoltato in tutta la sua perfezione ed emozionò tutta la platea fino a convincerla in maniera forse decisiva nell’acquisto del disco. Vera oppure no, quella faringite e quel playback scrissero la storia della musica italiana, tanto per cambiare con una polemica nata a Sanremo. L’edizione fu vinta da Gigliola Cinquetti e Patricia Carli, in gara con Non ho l’età, che vinse poi anche l’Eurosong Contest. Al terzo posto Modugno, in coppia con Frankie Laine (che era in gara anche con la stessa Una lacrima sul viso), non prese bene la vittoria della allora sedicenne (vittoriosa poi proprio in coppia con lui nel 1966 cantando Dio come ti amo).
CHI DAVVERO VINSE IN PLAYBACK
Stefano De Martino dunque sbaglia clamorosamente l’aneddoto storico. La vittoria più anomala, di cui si parla meno, fu invece quella di Claudio Villa nel 1955 con Buongiorno tristezza, cantata in coppia con Tullio Pane. Anche Villa fu bloccato da un forte attacco febbrile, ma al Reuccio fu concesso di rimanere in gara senza presentarsi sul palco. Venne infatti fatto suonare il disco nella serata finale e le telecamere inquadrarono il maestro Semprini fermo dietro al pianoforte su un palcoscenico vuoto.
L’ospite di Mara Venier avrebbe potuto citare anche le tante vittorie degli anni ’80, in cui era ammesso il playback (Tiziana Rivale, Riccardo Fogli, Alice, Ricchi e Poveri), invece per amore di battuta ha voluto peccare di presunzione. Un errore naturalmente più che ammissibile e accettabile nell’unica trasmissione rimasta con dei contenuti veri, e condotta sempre con garbo e simpatia. Ma come è possibile che nessuno abbia fatto notare la gaffe in diretta?
Massimiliano Beneggi