Dal 24 aprile su Rai Play sarà disponibile Non Voglio Cambiare Pianeta, il grande lavoro che ha tenuto impegnato Lorenzo Jovanotti per un anno, costringendolo a dovere rinunciare a stare sul palco con Amadeus e Fiorello all’ultimo Sanremo.
Non Voglio Cambiare Pianeta avrà tutti i caratteri di un docufilm in cui Jovanotti racconterà il Sud America in una emozionante traversata da Santiago del Cile a Buenos Aires, attraverso coste oceaniche, parchi naturali, deserti e cordigliere. Il cantautore toscano, a bordo della sua mountain bike, ha fatto un viaggio lunghissimo che ha voluto raccontare da vero reporter e soprattutto da poeta quale è. Con la coordinazione di Dalia Gaberscik, arriva quindi un immenso lavoro di musica, parole e immagini. Il cantante, pochi minuti fa, ha annunciato sui social di avere appena terminato gli ultimi montaggi.
Un videoreportage attesissimo che si preannuncia come uno degli eventi televisivi più importanti dell’anno, in sedici puntate. Non è la prima volta che i luoghi sudamericani ispirano i lavori di Jovanotti: nel 1999 infatti Capo Horn segnò una svolta musicale e artistica del rapper che cominciò una fase più intimistica e anche impegnata socialmente. In questo nuovo docufilm, Jovanotti tra i panorami stupefacenti dell’America Latina ha potuto quindi raccontare popoli, natura, cibi e paesaggi accompagnati da una colonna sonora scritta ovviamente da lui stesso con passione. Con Non Voglio Cambiare Pianeta, Jova si conferma un artista a tutto tondo, realizzando anche quello che finora non aveva ancora fatto: il regista e documentarista. Due anni e mezzo dopo l’album Oh vita e un anno dopo il grande tour nelle spiagge italiane, Jova non si ferma con un altro grande e inedito progetto. La Rai, da grande servizio pubblico, quindi, accoglie uno dei più grandi artisti italiani sulla sua piattaforma on line, divenuta di fatto una nuova rete a tutti gli effetti dopo Viva Rai Play e L’altro Festival, contenuti esclusivi in prima visione che sono stati disponibili solo su Rai Play.
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